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Educazione all'aperto

Tutto il periodo di emergenza Coronavirus in cui siamo stati chiusi a casa per il lockdown ha coinciso con una dura fase per i ragazzi. Non poter andare a scuola in modo tradizionale, infatti, è stato un cambiamento davvero stressante per loro. Si sono trovati insegnanti che hanno dovuto imparare in fretta a usare la didattica a distanza e genitori, già preoccupati per il loro futuro, che hanno dovuto aiutare la scuola nelle lezioni controllando orari delle lezioni, video-interrogazioni e fluidità delle lezioni. Con l’arrivo dell’autunno non si escluda una seconda ondata del Coronavirus ma la Regione Lazio cala sul tavolo l’asso dell’educazione all’aperto.

L’ufficialità dell’educazione all’aperto

E’ ufficiale che dalla Regione Lazio è stata approvata una nuova legge per educare i bambini della fascia 0-6 anni. Tra le novità più interessanti un articolo che riconosce ufficialmente l’educazione all’aperto come parte integrante e centrale del sistema. Si tratta di un passaggio storico perché il Lazio è la prima regione ad approvare il Decreto Legislativo 65/2017 che cambierà per sempre i connotati dell’asilo. L’asilo nido, dunque, non sarà più un “servizio di assistenza sociale” ma parte integrante dell’educazione dei bambini, di cui faranno parte anche i micro-nidi e le tagesmutter.

Le novità in cui si inserisce

Quella dell’educazione all’aperto non è che una della parti di una rivoluzione che creerà un unico percorso formativo, che si concluderà con l’entrata alla scuola elementare e che prevederà una serie di passaggi interessanti tra cui anche il fatto di arrivare ad azzerare le rette, rendendo quindi gratuito tutto il percorso.

Il sistema è stato concepito per  garantire realmente  pari condizioni di accesso e partecipazione ai servizi educativi indipendentemente da genere, sesso, etnia,  disabilità o orientamento religioso dei bambini, offrendo a tutti la possibilità di usufruire di un servizio educativo e di opportunità di cura, gioco e relazioni. E’ ovvio che il grande salto dal passato è educazione all’aperto, vera novità per l’Italia ma già in auge in buona parte dell’Europa del nord.

L’outdoor education

La legge approvata dalla Regione Lazio brilla soprattutto per l’introduzione di uno specifico articolo che introduce ufficialmente in questo sistema  l’outdoor education ( appunto “educazione all’aperto”), che consiste nella possibilità per tutti gli asili e le scuole dell’infanzia di poter utilizzare come spazi educativi fattorie, parchi, riserve naturali, agriturismi, ecc.

La Presidente della IX Commissione consiliare Eleonora Mattia, prima firmataria del documento, sul tema ha dichiarato:

Oltre alle nuove norme per asilo nido, micro-nido e sezione primavera, si aggiungono i servizi educativi sperimentali in natura, come l’asilo nel bosco o l’agrinido, e nei luoghi di lavoro. Vengono inoltre regolamentati una serie di servizi integrativi quali lo spazio gioco, il nido domestico, il centro per bambini e famiglie.

Il tutto con un’importante copertura finanziaria pari a 10,5 milioni per il 2020, 17 milioni per il 2021 e 21 milioni per il 2022, oltre i trasferimenti statali. È il più grande investimento educativo realizzato da decenni nella Regione Lazio e sul nostro patrimonio più grande che sono appunto le bambine e i bambini”.

E ha poi meglio specificato:

Sono previste inoltre misure che, nell’ambito della refezione scolastica, abbiano l’obiettivo di diffondere abitudini alimentari corrette per contribuire alla crescita sana ed equilibrata delle bambine e delle bambine, anche con l’utilizzo di materiali ecologici, la riduzione dell’uso della plastica e l’impiego di prodotti a chilometro zero”.

Le conferme sull’educazione all’aperto

A dare la notizia in anteprima della nuova legge sull’educazione all’aperto, arrivata dopo 40 anni dall’ultima legge in materia, è stata la pagina Facebook dell’Asilo nel Bosco. Poi è giunta conferma dalla consigliera regionale nel Lazio Marta Bonafoni che scrive con soddisfazione del risultato ottenuto:

La legge è stata approvata ieri, e contiene un articolo nuovo di zecca, che profuma di prati e di futuro: per la prima volta riconosciamo l’educazione all’aperto come parte del sistema. Le diamo la forza di una norma, senza metterle le redini, permettendole di crescere insieme ai suoi bambini.

Riconoscendo politicamente il valore di una scuola fatta a contatto con la natura, gli spazi cittadini: la piazza come aula, un albero come maestro. È stato bello portare a casa un risultato così prezioso. Bello ascoltare il mondo dell’outdoor che specie in questi mesi di lockdown ci ha fatto capire l’importanza di far crescere le bambine e i bambini nel contatto e nel rispetto della natura.

Infine anche il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha dedicato un post su Twitter alla novità che riguarda la fascia 0-6 anni con questi tweet:

Una bellissima notizia questa dell’educazione all’aperto, soprattutto per noi di Cassa Mutua Lazio che da sempre crediamo nei giovani e nella loro istruzione. Come dimostrano le borse di studio che ogni anno eroghiamo ai figli dei nostri soci più meritevoli a scuola.

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