
Non è ancora partita ufficialmente la vaccinazione in Italia che già sorgono inquietanti novità. Sembra che gli scenari apocalittici che avevano prospettato alcuni virologi non siano poi così irreali. Dal Regno Unito, lontano ma non troppo, è arrivata la notizia di una variante d’Inghilterra del virus. Tradotto in concetti spiccioli, significa che tutto il lavoro annuale delle aziende farmaceutiche per debellare il Covid potrebbe essere stato nullo o, per lo meno, meno efficace del previsto. Se il vaccino offre copertura, infatti, non può farlo per qualcosa che ancora non esisteva al momento della sua creazione. I vaccinati potrebbero non essere scudati e protetti come si sperava fossero.
L’allarme dei virologi
Questa variante d’Inghilterra del virus non è un fulmine a ciel sereno. Nell’accesa discussione pubblica sui vaccini e sulla loro efficacia reale, ci sono stati diversi esperti che hanno ammonito il paese sull’inutilità dello strumento. Al netto di posizioni forse anche troppo estremiste che non sta a noi difendere, è indubbio che, se il Covid-19 muta, dovrebbe mutare anche l’azione di difesa. L’opinione pubblica inizia a capirlo e a temere. Soprattutto alla luce di una notizia molto recente.
La variante d’Inghilterra del virus in Italia
Il Ministero della Salute, infatti, ha annunciato di aver riscontrato in Italia un soggetto positivo alla nuova variante d’Inghilterra del virus. Per questa ragione sono stati interrotti i collegamenti con la Gran Bretagna. Il nuovo ceppo spaventa perché sarebbe più contagioso, come ha detto il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli con queste parole:
Sembra che il virus circoli più velocemente a causa di una nuova variante, non ci sono prove di una maggiore letalità. È tutto quello che sappiamo, ma dobbiamo agire adesso.
Le azioni di Boris Johnson
L’opinione di Boris Johnson sulla variante inglese del Covid-19 è di procedere a voli bloccati e messa in atto delle prime misure per fronteggiarlo:
Londra e il sud-est dell’Inghilterra sono in lockdown.
Il leader britannico ha assunto la solita posizione serena su quella che è un’emergenza ma non per forza gravissima. Il Governa monitora e non nega ma non si getta neanche nel panico più totale.
Le contromisure italiane alla variante d’Inghilterra del virus
Dopo che in Italia è stato riscontrato un primo caso, il Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare del Celio sta collaborando con l’Istituto Superiore della Sanità. E’ stato in grado di sequenziare il genoma del virus Sars-CoV-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna. A riguardo il ministero della Salute ha dichiarato in una nota:
Il paziente, e il suo convivente, rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite dal ministero della Salute.
Come già detto, secondo i media, il nuovo ceppo sarebbe altamente contagioso, fino al 70% in più, ma non più letale.
Ecco perché il Ministero della Salute ha subito emanato un’ordinanza, valida fino a 6 gennaio che recita così:
Interruzione, con effetto immediato, dei collegamenti aerei provenienti dal Regno Unito, così come l’ingresso o il transito sul territorio nazionale a persone che nei quattordici giorni precedenti hanno soggiornato o transitato nel Regno Unito.
Chi invece si trova già sul territorio nazionale e che nei quattordici giorni precedenti ha soggiornato o transitato nel Regno Unito deve immediatamente contattare la ASL competente per territorio e sottoporsi, anche se asintomatiche, a test molecolare o antigenico per mezzo di tampone”. Anche altri Paesi europei hanno adottato le stesse misure.
Come cambia il vaccino con la variante d’Inghilterra del virus
Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, durante la diretta della trasmissione Che tempo che fa su Rai 3, ha testualmente dichiarato sulla variante d’Inghilterra del virus:
Anche se ci sono mutazioni come quelle segnalate in Gran Bretagna, è altamente improbabile che si perda l’efficacia del vaccino. La risposta per uscire da questa situazione è il vaccino, sia per il profilo di sicurezza che per l’efficacia.
Il Direttore Generare della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha poi aggiunto:
La variante di Sars-CoV2 che sta circolando in questo momento a Londra e nel sud est dell’Inghilterra, presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike. Nonostante si ipotizzi che queste mutazioni possano aumentare la trasmissibilità del virus, non sembrano alterare né l’aggressività clinica, né la risposta ai vaccini.