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Coronavirus Bce

Questa pandemia globale fa male al mondo. A livello di salute è piuttosto evidente il perché ma esistono dei risvolti psicologici altretttanto pesanti che nascono dalle difficoltà finanziarie create dal primo lockdown. Perdere il lvoro, non avere più modo di mantenere la famiglia, non vedere un futuro prossimo… sono tutti tasselli che contribuiscono a minare l’equilibrio psicologico degli italiani. Alcuni di noi hanno retto botta nelle difficoltà, altri meno. Resta il fatto che, a qualsiasi livello di fragilità mentale ci si trovi, ora stiamo nel mezzo di una seconda ondata di Coronavirus e le cose in tal senso non miglioreranno. Lo dimostra quel che che sul Coronavirus la Bce.

Le dichiarazioni del Presidente della Bce sul Coronavirus

La seconda ondata di Coronavirus toccherà molto duro l’Economia. Lo dicono in molti ma quando a dirlo è una fonte autorevole la preoccupazione è superiore. In questo caso a parlare è il Presidente della Bce Christine Lagarde che in merito dice:

I rischi della seconda ondata portano chiaramente al ribasso delle prospettive economiche a breve termine. Il pacchetto Next Generation EU deve diventare operativo senza indugio. Investimenti e riforme, se orientati verso sfide a medio e lungo termine, possono infatti costruire un ponte verso una ripresa di successo e inclusiva.

Non solo. Sul Coronavirus la Bce aggiunge anche che:

le risorse aggiuntive del pacchetto possono facilitare politiche fiscali espansive, in particolare nei paesi dell’area dell’euro con un margine di bilancio limitato. Gli investimenti pubblici e le riforme, soprattutto se orientate verso sfide a medio e lungo termine come la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione, possono costituire un ponte verso una ripresa di successo e inclusiva.

Non dovremmo pensare alle due cose separatamente: combinare le riforme con uno stimolo guidato dagli investimenti ha il potenziale per aumentare ulteriormente la crescita. Insieme dovrebbero plasmare il futuro delle nostre economie e garantire che si adattino alla nuova normalità che si materializzerà una volta che il picco della pandemia sarà superato.

La politica monetaria

Quello che sul Coronavirus può fare la Bce è indicare la direzione della politica monetaria per limitare i danni e, di conseguenza, i contraccolpi psicologici delle persone:

Finora la risposta alla crisi ha dimostrato quanto la politica monetaria e la politica fiscale possano rafforzarsi a vicenda nelle circostanze attuali. Per la politica monetaria è fondamentale garantire condizioni di finanziamento favorevoli per l’intera economia. Allo stesso tempo, la politica fiscale ha un ruolo primario da svolgere nel sostenere la domanda a breve e medio termine, rafforzando la fiducia e accrescendo il potenziale di crescita delle nostre economie.

La politica fiscale nel Coronavirus ha questo ruolo per 3 ragioni:

  1. lo stimolo deve arrivare rapidamente;
  2. ha un’importante dimensione settoriale per la quale la politica monetaria non è lo strumento giusto;
  3. alcuni degli strumenti politici, come le garanzie di credito, sono intrinsecamente di natura fiscale.

Le soluzioni

Per evitare che la seconda ondata di Covid-19 spazzi via l’economia e con lei la sanità mentale di molte persone cosa si può fare?

La Bce non può cancellare i debiti, andrebbe contro i Trattati Ue. Leggo sempre con interesse tutto quello che dicono i rappresentanti del Parlamento Ue e soprattutto i presidenti. La mia risposta all’idea di Sassoli è molto chiara: tutto quello che va in quella direzione è contro i Trattati, c’è l’articolo 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i Trattati. La soluzione si basa sulla perseveranza.

Finora, la risposta europea alla crisi da Coronavirus non solo è stata impressionante, ma è stata anche molto efficace. Entrando nella seconda fase della crisi, dobbiamo perseverare e continuare con lo stesso impegno per continuare a fornire risultati per i cittadini europei. La stragrande maggioranza degli europei, di fatto, quasi tutti secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, ci chiede tale azione, ha affermato il numero uno dell’Eurotower.

Assicuriamoci che le politiche che stiamo definendo ci permettano di arrivarci. Come disse una volta Johann Wolfgang von Goethe: “Nel regno delle idee, tutto dipende dall’entusiasmo; nel mondo reale tutto si basa sulla perseveranza”.

La sensazione è che il binomio Coronavirus e Bce si sentirà ancora spesso. Non possiamo conoscere il futuro. Non può farlo nessuno. E’ però confortante sapere che si riconoscano i danni all’equilibrio psicologico dell’individuo in caso di ulteriori perdite finanziari. Uniti si può marciare senza girarsi indietro mai.

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