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Tutti i virus in circolazione

Quali sono tutti i virus in circolazione? Se lo stanno chiedendo in molti in queste ore in Italia letteralmente investita dalla prima autentica ondata di malattie da raffreddamento che provoca sintomi come febbre, tosse, dolori articolari e cefalea che stanno costringendo a letto migliaia di italiani. Quella che definiamo la classica sindrome parainfluenzale sta andando forte mentre il Covid non accenna ad allentare la morsa. L’informazione può aiutare a fare la giusta prevenzione. Quelli che circolano adesso sono virus respiratori che provocano una sintomatologia simil-influenzale per cui sarebbe giusto vaccinarsi subito contro l’influenza.

Differenze con il Covid

Come distinguere l’influenza dal Covid? Il problema è che le malattie di stagione si somigliano tutte, ma richiedono terapie diverse a seconda dei casi, e, se il malessere viene trascurato, possono insorgere anche gravi complicanze. Il consiglio è uno:

Tocca al medico distinguere tra l’influenza e il Covid. Mentre visita i malati raccoglie l’anamnesi (che è il racconto delle ultime ore prima della crisi) e poi procede con l’esame obiettivo.

La diagnosi differenziale

Sono vari i patogeni che si possono contrarre in questi giorni:

  • infezione da Coronavirus (raffreddore e Covid)
  • affezioni da virus respiratorio sinciziale nei bambini
  • polmonite da pneumococco negli anziani

Ricordatevi che, per molte di queste infezioni esiste un vaccino, da cui l’importanza di immunizzarsi per più malattie per abbattere il rischio. Anche sotto il profilo degli organi colpiti si possono avere diversi casi:

  • otiti
  • sinusiti
  • bronchiti
  • riniti
  • laringiti
  • faringiti o complicanze infettive fuori dall’apparato respiratorio

Tipologia dei virus

I numeri tutti i virus in circolazione sono importanti:

Durante l’ultimo mese sono stati segnalati 562 campioni ricevuti a fini statistici dai laboratori afferenti alla rete di sorveglianza e, tra i 494 analizzati, 182 (36,8%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A (154 di sottotipo H3N2, 10 H1N1pdm09 e 18 ancora da stabilire). Nell’ambito dei campioni analizzati, 24 (4,8%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, mentre 91 sono risultati positivi per altri virus respiratori, in particolare: 35 Rhinovirus, 32 RSV, 10 virus Parainfluenzali, 8 Adenovirus, 4 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2 e 2 Bocavirus.

L’intensità

A detta degli esperti, il virus influenzale che gira non è banale, per cui è utile essere un po’ prudenti. In merito all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano così si esprime:

La doppia vaccinazione, insieme al richiamo Covid, è una sacrosanta indicazione. Io stesso le ho fatte a tempo debito. Ora siamo nel momento in cui chi non si è vaccinato per l’influenza dovrebbe affrettarsi a farlo. Ricordo che i ceppi circolanti hanno nei bambini, e in coloro che non avevano incontrato il virus in passato, un’ampia diffusione. Proteggere i nonni è fondamentale.

Tutti i virus in circolazione, la profilassi

Su questo punto c’è da fare una riflessione importante. L’ultimo bollettino InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità mostra una recrudescenza delle sindromi simil-influenzali con valori superiori a quelli registrati nelle ultime due stagioni. Sempre Galli commenta così:

Le nostre difese immunitarie sono sollecitate su più fronti, e il peggio secondo gli epidemiologi deve ancora arrivare. Ecco perché le vaccinazioni, già a partire dall’antinfluezale, a maggior ragione per la fascia di popolazione più fragile, viene raccomandata. I virus, infatti, non si fermano all’apparato respiratorio, sono responsabili di eventi acuti di natura cardio-cerebrovascolare come infarto o ictus, o di un aggravamento di eventuali patologie croniche preesistenti. Secondo Ipsos, poco meno di una persona su quattro (23%) tra quanti devono ancora ricevere il vaccino antinfluenzale presenta almeno una patologia cronica o un fattore di rischio.

Vaccinazione

Ecco i dati di vaccinazione antinfluenzale in Italia:

Dall’indagine, condotta su un campione rappresentativo di 250 adulti di età superiore ai 65 anni tra il 14 ottobre e il 15 novembre 2022, è emerso che solo il 31% degli italiani con più di 65 anni si è sottoposto alla vaccinazione anti-influenzale. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per tutte le persone dai 60 anni in poi indipendentemente dalla presenza o meno di condizioni di cronicità, poiché l’avanzare dell’età è in sé un fattore di maggior suscettibilità alle infezioni”, ha aggiunto Pregliasco. Al di sotto di questa soglia d’età è bene che si vaccini chi soffre di malattie croniche.

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