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Proroga mascherine al chiuso

Cosa si dice sulla proroga delle mascherine al chiuso? Stando alla roadmap del governo per traghettare l’Italia fuori dall’emergenza Covid, a fine aprile decadrebbe l’obbligo di indossare la mascherina anche al chiuso ma un segnale di dove vogliano andare lo diceà lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza quando dichiara che “la pandemia non è finta e ci sono numeri di circolazione virale significativi” e che “dobbiamo avere fiducia nella scienza: se siamo in una fase diversa è grazie alla campagna di vaccinazione”.

L’opinione del Ministro

Secondo Speranza:

L’utilizzo delle mascherine è e resta essenziale: sono ancora obbligatorie al chiuso e le raccomandiamo all’aperto se ci sono assembramenti. Sulla possibilità di eliminarle al chiuso da maggio valuteremo la curva epidemiologica, dopo Pasqua decideremo sul loro utilizzo, ma in questo momento raccomando di usarle perché la circolazione virale è ancora molto alta.

Aggiunge il suo punto di vista sulla proroga delle mascherine al chiuso, Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, durante la presentazione dei risultati dell’indagine di sieroprevalenza su SARS-COV-2 al Ministero della Salute:

È finita l’emergenza ma non è finita la pandemia. In certi contesti come il trasporto pubblico, cinema e teatro, credo che la mascherina conferisca una protezione assolutamente importante e fondamentale, io continuerò ad indossarla.

Perché adottare la proroga delle mascherine al chiuso

La risposta al quesito la fornisce la scienza. Le mascherine offrono indubbiamente un vantaggio nei luoghi chiusi come:

  • treni a lunga percorrenza
  • aerei
  • spettacoli cinematografici, musicali e teatrali.

Si tratta di ponderare il fatto che il vantaggio che deriva dall’uso delle mascherine supera di gran lunga il disagio minimo che l’indossarle provoca.

La similitudine

Per far capire a pieno quanto sarebbe importante la proroga delle mascherine al chiuso, gli esperti dichiarano questo.

Le mascherine vanno usate quando serve, come gli occhiali da sole. Toglierle dal primo maggio è una scelta impegnativa. Aspetterei ancora un po’ e vedremo gli effetti della Pasqua per capire la situazione epidemiologica, ma a me queste festività preoccupano. C’è un eccessivo senso del liberi tutti. Se la situazione epidemiologica resta quella che è adesso, sicuramente non sarà saggio togliere le mascherine a fine aprile. Il virus non è scomparso, continua a circolare e non abbiamo idea di quello che accadrà, di come si presenterà a settembre-ottobre.

L’opinione di Costa

Si aggiunge al dibattito sulla proroga delle mascherine al chiuso anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa e lo fa con queste parole:

L’unica riflessione è sulle mascherine al chiuso se toglierle completamente o mantenerle in alcune circostanze. Sulle mascherine credo che gli italiani in questi due anni abbiano maturato una consapevolezza e una responsabilità molto diversa rispetto a due anni fa. Faccio l’esempio delle mascherine all’aperto: nonostante abbiamo tolto l’obbligo ormai da due mesi continuiamo a vedere cittadini che continuano a indossarla.

Lo scenario possibile

Se ancora non c’è certezza circa la proroga delle mascherine al chiuso, si cerca almeno di delineare un possibile orizzonte:

Per quanto riguarda l’uso delle mascherine all’interno possiamo trasformare l’obbligo in una raccomandazione. Dopodiché ci possono essere particolari situazioni come nel trasporto, nelle metropolitane, negli autobus, nei treni, dove forse conviene mantenere l’obbligo delle mascherine ancora per un po’ visto che il numero dei contagi è ancora alto.

Andrea Crisanti, Direttore di Medicina molecolare a Padova, aggiunge una prospettiva verso cui guardare tutti insieme:

Bisogna che le persone fragili e chi sta loro vicino le usino sempre e comunque. Ma per gli altri bisogna chiedersi se questa misura abbia un impatto sulla diffusione di Covid e di quale entità. Io ritengo che sia trascurabile.

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