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Nuovi modi per rispettare l’ambiente

Sono mesi difficili. A livello mondiale. Mesi in cui l’emergenza Coronavirus ha giustamente preso piede e la gente ha voglia di concentrarsi su come superare queste difficoltà e la paura di non poter più tornare alla vita che aveva. Lungi da noi sminuire il problema, ne è riprova la costanza con cui pubblichiamo sul nostro blog nuovi articoli sul tema. La prevenzione passa dall’informazione e l’informazione ben fatta salva vita. Solo che non dobbiamo dimenticarci che va salvato anche il nostro pianeta, perché, prima di tutto questo periodo nero, anche grazie alla giovane Greta, stavamo iniziando a capire che una maggiore consapevolezza può fare molto per l’ambiente.

Ci preme non spegnere i riflettori su questo raccontandovi nuovi modi per rispettare l’ambiente. Storie vere, storie belle.

Cestini della spazzatura a basket

Tra i nuovi modi per rispettare l’ambiente questo merita di essere raccontato. A Nianing, a sud di Dakar, sulla costa senegalese, un gruppo di giovani ha ideato un modo originale per combattere contro i rifiuti sulle strade. Si tratta di un’installazione nei luoghi pubblici di speciali cestini da basket dedicati alla spazzatura per incoraggiare i residenti a gettare correttamente i rifiuti. Così rispettare l’ambiente sarà più divertente.

Il collettivo di ragazzi guidati dal trentacinquenne Fodé Camara che ha creato il progetto commenta così questo nuovi modi per rispettare l’ambiente:

Vogliamo che sia sviluppata ovunque in Senegal. Il basket è una sorta di incentivo. Quando vedi un canestro, hai il riflesso di lanciare qualcosa per segnare un punto. Perché non farlo coi bidoni della spazzatura e combinare divertimento con gioco e servizi igienici? Quando passi e hai una bottiglia di plastica in mano, puoi gettarla nel cestino invece di lasciarla a terra.

Tecnicamente i cassonetti sono costruiti a mano, in ferro, con un sistema con apertura e chiusura che consente di raccogliere i rifiuti dal basso. E la gente così ha reagito al progetto:

La gente spesso lancia tazze di plastica di caffè touba lì, una bevanda tipica venduta a ogni angolo di strada. Vogliamo che lo stato diventi proprietario di questo concept.

Imballaggio del cibo da asporto riutilizzabile

Un altro tra i nuovi modi per rispettare l’ambiente degno di attenzione è questo che parte da una semplice premessa di costume della società:

Per mancanza di tempo o semplicemente perché non ci va di cucinare o ancora per provare dei gusti e piatti diversi, a volte preferiamo prendere del cibo d’asporto. Ed ecco, che veniamo sommersi da contenitori in plastica monouso che hanno breve vita nel loro utilizzo, ma inquinano per anni e anni.

Dalla Repubblica cieca, arriva la soluzione. L’ha trovata l’azienda REkrabička, che fornisce imballaggi riutilizzabili da asporto ai ristoranti allo scopo di evitare inquinamento e contribuire a ridurre gli sprechi. D’altronde i numeri dicono che ogni giorno i cechi usano più di 54 tonnellate di imballaggi per alimenti usa e getta e che l’industria della ristorazione è la causa principale di questi rifiuti. L’evoluzione di questo mal costume è questa specie di schiscetta realizzata con materiale riciclabile al 100% e priva di BPA. Come funziona?

La spiegazione è ben esposta sito dell’azienda. Ordini il cibo e lo fai imballare nella REbox restituibile, generalmente gratis. Ti godi il cibo e, infine, restituisci la confezione (anche sporca) in qualsiasi ristorante partner. La confezione verrà quindi sterilizzata e sarà pronta per essere riutilizzata innumerevoli volte. L’iniziativa dell’imbalaggio del cibo da asporto riutilizzabile, partita l’estate scorsa, sta decollando tanto che più di venti ristoranti in tutta Praga hanno aderito al programma.

Il nuraghe in sughero

Nasce dai fratelli sardi Salvatore e Mario Cossu l’idea di creare nuraghe di sughero e materiali di riciclo. Il capolavoro è un gigantesco nuraghe realizzato con ben 40.000 tappi usati di sughero rigorosamente “made in Sardinia”. Ci sono voluti 9 mesi di lavoro e tanta pazienza ma questa non è che una delle opere dei fratelli Cossu. Il quotidiano locale Unione Sarda, infatti, racconta che:

Il giardino di casa Cossu sta diventando una vera e propria attrazione e sono molti i passanti che si fermano per ammirare le singolari opere. Negli anni, Salvatore e Mario hanno creato numerosi oggetti, dando vita a un piccolo museo, dove si possono ammirare alberi a grandezza naturale, asini, arredi da giardino e quadri, tutti creati utilizzando i tappi di sughero.  Ormai hanno deciso di rimanere in Piemonte e si recano in Sardegna, ogni tanto, per far visita al fratello che abita a Oristano e per rifornirsi di prodotti tipici come il pecorino e il pane carasau.

Che questi nuovi modi per rispettare l’ambiente siano d’ispirazione a tutti per trattare bene il nostro Pianeta.

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