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Nadia Lauricella

Il benessere di una persona non è solo fisico. Ci vuole un forte equilibrio con la mente e spesso chi soffre di mal formazioni non riesce a trovarlo per le pressioni di una società che ancora poco accetta le disabilità. In questo può far molto l’opera di Nadia Lauricella, un’influencer disabile in grado di accendere i riflettori su un mondo spesso solo sfiorato con ipocrisia.

Il pensiero di Nadia Lauricella

Per capire chi è Nadia Lauricella è bene coglierne il motto che è “Mai dire impossibile”. Un mantra che la ragazza stessa spiega così:

Spesso chi nasce disabile, nasce due volte disabile. Soprattutto in un piccolo paese come Racalmuto.

Parole forti per il suo paese d’origine dove, infatti, è stata per molti anni l’eterna bambina. Eppure Nadia Lauricella, 28 anni, focomelica dalla nascita, senza le braccia e con gli arti inferiori solo parzialmente sviluppati, della sua disabilità ne ha fatto una forza. Talmente grande da aiutare anche gli altri.

La storia di Nadia Lauricella

Un diploma come tecnico dei servizi sociali e continui allenamenti per gli arti, tre volte alla settimana e tanta fatica per dimostrare, soprattutto a sé stessa, di potercela fare a ogni costo. Così si descrive la ragazza:

I miei piedi sono come le vostre mani. E non mi hanno mai tradito. Sono cresciuta in una famiglia dove era normale che io facessi coi piedi, tutto quello che i miei fratelli facevano con le mani.

Poi la svolta della protesi di Nadia Lauricella. Sei anni fa decise di indossare la protesi alla gamba pensandosi un po’ Iron Man:

La sua armatura in ferro è come la mia protesi. Quando la indosso, sono sicura e mi sento anche più bella.

L’esordio su Instagram di Ironadia

Dietro all’account Instagram @ironadia_301, seguito da 46,6 mila follower, c’è l’inventiva e la voglia di combattere di Nadia Lauricella:

Desideravo una realtà tutta mia per diventare un modello di lotta per la vita. È stato semplice: ho iniziato a raccontare la mia routine, paure comprese.

La disabilità sui social inizia ad affacciarsi non solo con immagini. Su TikTok infatti condivide i video degli allenamenti e si prende anche un po’ in giro davanti agli oltre 700mila follower che in lei non vedono più solo una disabile:

Spesso mi scrivono che la mia disabilità è evidente, ma molti non la vedono più. Forse è vero sono nata due volte disabile: ho camminato tra le buche sull’asfalto del mio paese, tra gli occhi increduli della gente. Per me non si sono, di certo, spalancate le porte del mondo del lavoro. Ma il mestiere l’ho costruito da me.

Il lavoro

Ora questa influencer disabile lavora nel campo della comunicazione per l’inclusività, dove è invitata a congressi e protagonista di servizi documentari che l’hanno fatta conoscere in Austria e Germania. Ta le ultime attività, iniziata tre anni fa, compare anche quella della mototerapia per i bambini e i ragazzi disabili siciliani. Non a caso, Nadia è vicepresidente dell’associazione “Motorlife (LINK)” di Racalmuto, unica realtà dell’Isola impegnata in eventi di mototerapia, disciplina ideata dal campione ligure di motocross freestyle, Vanni Oddera.

Sulla mototerapia la Lauricella dice:

Mi dicevano, tu non ce la farai mai. E invece la prima volta che sono salita su una moto ho provato la scossa di adrenalina più bella della mia vita. Sono rinata.

Attraverso quell’associazione, aiutata da tecnici radiologi e insegnanti di guida, Nadia Lauricella ha coinvolto tanti bambini disabili dell’Agrigentino. Brevi percorsi, facilitati e guidati con oltre 80 ragazzi ad ogni incontro:

Negli anni abbiamo girato tutta la Sicilia, fino in Puglia e Calabria. Le soddisfazioni più grandi sono quelle coi bambini autistici: la mototerapia è libertà, attenzione e svago, quello che manca per tanti ragazzi disabili che non hanno neppure dei centri ricreativi a loro disposizione.

Tra pochi mesi, a dicembre, si terrà nella sua Racalbuto il prossimo giro in moto che lei attende così:

Non vedo l’ora. Voglio ricominciare a incontrare gli occhi dei bambini. La loro felicità è la mia.

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