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Cancellare cellule tumorali

Cancellare le cellule tumorali è il pensiero fisso dei ricercatori che cercano ogni giorno di trovare la cura definitiva a quello che resta ancora il male del nostro secolo. Una battaglia che è iniziata circa un secolo fa, quando Otto Warburg, noto fisiologo tedesco, scoprì che le cellule tumorali sono dipendenti dallo zucchero. E’ questa la grande discriminante: le cellule normali dipendono dall’ossigeno per la loro crescita, mentre le cellule tumorali crescono divorando grandi quantità di glucosio, anche in un ambiente ricco di ossigeno. Un fenomeno che si è verificato in ben l’80% dei tumori.

L’effetto Warburg

Per capire come arrivare a cancellare le cellule tumorali, c’è da mettere sotto la lente d’ingrandimento il modo metabolico in cui le cellule tumorali utilizzano lo zucchero come fonte di energia… noto anche come effetto Warburg:

Le cellule cancerose consumano 100 volte più zucchero rispetto alle normali cellule dei tessuti. Il metabolismo e il tasso di crescita delle cellule tumorali sono molto più veloci delle cellule normali, e anche il loro consumo di zucchero è più veloce di quanto possiamo immaginare. Si può dire che le cellule tumorali sono costantemente assetate di zucchero.

Una scoperta ufficializzata in un articolo pubblicato nel 2014 su BMC Biology, dove gli scienziati hanno dimostrato che molte cellule tumorali scelgono specificamente il glucosio come cibo, e consumano glucosio da 50 a 100 volte più velocemente dei tessuti normali.

Nuovi modi per diagnosticare il cancro

Prendendo spunto proprio dall’effetto Warburg, gli scienziati hanno ulteriormente sviluppato un nuovo modo per diagnosticare il cancro: la tomografia a emissione di positroni (PET). Eccone spiegato il funzionamento:

Funziona iniettando al paziente un agente di contrasto (di solito deossiglucosio fluorurato), e attendendo circa un’ora che il deossiglucosio fluorurato entri nel sistema metabolico del corpo, a quel punto vengono eseguite le scansioni di imaging. Quando il glucosio è concentrato in una determinata area del corpo, l’immagine di quell’area diventa più luminosa.

La prevenzione

Va da sé che una dieta ricca di zuccheri aumenti il rischio di molti tumori. Ricordiamoci che il cancro non è solo un tipo di malattia ma una serie di malattie genetiche o metaboliche causate da disfunzione mitocondriale delle cellule. Non solo. Gli organi o i siti in cui si verifica sono spesso luoghi in cui il metabolismo è relativamente vigoroso. Siccome le cellule tumorali prediligono il metabolismo glicolitico come fonte di energia, un consumo elevato di zucchero può causare una crescita e una diffusione più rapide della malattia.

Questa ricerca corrobora quanto detto finora:

I ricercatori negli Stati Uniti hanno seguito 3.184 americani di età compresa tra 26 e 84 anni, dal 1991 al 2013, e hanno scoperto che una maggiore assunzione di succo di frutta ha aumentato il rischio di cancro alla prostata del 58%, e una maggiore assunzione di bevande zuccherate ha aumentato del 59% il rischio di tumori correlati all’obesità.

Uno studio di coorte epidemiologico su più di 60.000 donne ha scoperto che coloro che consumavano diete con un alto indice glicemico, avevano maggiori probabilità di sviluppare il cancro al seno.

Inoltre, le donne nel gruppo con il più alto consumo di zucchero (oltre 35 g di saccarosio al giorno, più il consumo di pane dolce e biscotti più di tre volte alla settimana) erano a rischio significativamente maggiore di cancro dell’endometrio.

Diversi ricercatori negli Stati Uniti hanno condotto congiuntamente una valutazione sistematica di 37 studi prospettici sul rischio di cancro e zucchero.

Secondo i risultati, un’elevata assunzione di zucchero può aumentare il rischio di cancro promuovendo la disregolazione dell’insulina-glucosio, lo stress ossidativo, infiammazione e obesità.

Cancellare le cellule tumorali: la scoperta

La dott.ssa Sophia Lunt, professoressa associata di biochimica e biologia molecolare presso la Michigan State University, ha tenuto un Tedx Talk per presentare al pubblico una nuova promettente direzione nella terapia del cancro, che consiste nel curare il cancro influenzando il metabolismo delle cellule tumorali:

Bloccando più geni coinvolti nel metabolismo delle cellule tumorali, la dottoressa Lunt ha tentato di interrompere i percorsi che supportano la crescita e il metabolismo delle cellule. Secondo la dottoressa Lunt, è necessario identificare le principali vie metaboliche delle cellule tumorali, quindi capire il ruolo specifico di ciascuna via metabolica e infine sviluppare un trattamento personalizzato basato sui geni, sulla dieta e sull’ambiente di vita specifici del paziente.

La conclusione lascia ben sperare: il controllo del metabolismo delle cellule tumorali è una promettente direzione per il tra

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