
Poco tempo fa è stata la giornata mondiale della Sindrome di Asperger. Un’ottima occasione per parlare di questo tema perché, si sa, l’opinione pubblica ha bisogno di essere stimolata continuamente. E rientra in questo senso la notizia che sta facendo il giro della rete sul fatto che un importante brand come Victoria’s Secret abbia scelto la sua prima modella con sindrome di Down. Un pugno nello stomaco all’indifferenza che certa comunicazione ha sul tema. Vediamo meglio di cosa si tratta.
La prima modella affetta da sindrome di Down di Victoria’s Secret
La notizia della modella con sindrome di Down è stata così commentata dalla stampa:
Il mondo della moda ha abituato i nostri occhi a corpi statuari, a modelle magrissime dalla vita stretta e dalle gambe lunghe, a volti immacolati senza l’accenno di una ruga – insomma, ad un ideale di bellezza distante dalla realtà, irraggiungibile, che negli anni è stato oggetto di non poche critiche. Ma finalmente le cose sembrano cambiate e molti passi (ma non ancora abbastanza!) sono stati fatti nella direzione di una moda più inclusiva, più aderente alle mille sfaccettature della vita quotidiana, alle esigenze concrete delle donne. In poche parole, più vera.
Gli errori di Victoria’s Secret
Il colosso americano della lingerie, Victoria’s Secret, è noto, nei decenni passati, per aver lanciato modelle perfette che potessero dare corpo agli “angeli” della maison. E questo è sempre stato il suo limite:
Proprio per la sua ricerca spasmodica della perfezione e la diffusione di ideali di bellezza non sani, il brand ha subito accuse sessismo, razzismo e misoginia; non sono mancati scandali e denunce di ex-modelle, che hanno parlato di un clima lavorativo infernale fatto di diete estreme e pressioni psicologiche.
Nonostante tutto, per molto tempo la linea editoriale di Victoria’s Secret non è mutata:
L’azienda ha proseguito imperterrita a proporre immagini angeliche e demoniache allo stesso tempo, dimostrazione di una bellezza che noi umani non potremo mai raggiungere. Solo il recente crollo delle vendite subito negli ultimi anni ha imposto un cambio di rotta e l’adozione di una nuova filosofia, in apparenza più inclusiva e tollerante verso la fisicità e la diversità di ogni donna.
La svolta
Nasce quindi dalla necessità di avere una nuova luce, la scelta di modelle molto diverse fra di loro per:
- età
- etnia,
- trascorso
- fisicità
La modella con sindrome di Down diventa quindi il tentativo del marchio di farsi più vicino a tutte le donne, di rappresentare con volti diversi la storia di tutte le potenziali acquirenti, e di provare così a riscattare la propria immagine in un mondo in cui ora parlare di self-love e body positivity non è più vietato.
La prima modella con sindrome di Down di Victoria’s Secret si chiama Sofia Jirau. Ha 25 anni ed è portoricana
E’ una splendida ragazza dalle forme generose e dal sorriso contagioso portatrice di una particolarità finora mai entrata nel mondo fatato della lingerie di lusso: ha la sindrome di Down. Sofia lavora già da anni nel mondo della moda, dove ha collaborato con diverse maison, e ha al suo attivo anche la partecipazione alla New York Fashion Week del 2020.
Le dichiarazioni della modella con sindrome di Down
E cosa dice la ragazza di quest’esperienza? Ecco le sue parole:
Un giorno l’ho sognato, ci ho lavorato e oggi è un sogno che si avvera. Grazie a tutti voi per sostenermi sempre nei miei progetti. Grazie a Victoria’s Secret per avermi visto come una modella #NoLimits e avermi reso parte della campagna di inclusione della Love Cloud Collection. Questo è solo l’inizio, ora è formato! Dentro e fuori non ci sono limiti, Alavett!
Insieme a lei, altre 17 donne presteranno il loro corpo alla nuova campagna del brand, Love Cloud Collection, dedicata alla bellezza inclusiva. Lo slogan di questa campagna è #NoLimits – senza limiti.