
In questi mesi di emergenza Covid mondiale, la mascherina è diventata parte integrante del nostro abbigliamento ma anche dei nostri costumi sociali. Le discussioni sono sempre state legate all’efficacia dei vari modelli. Chi protegge di più? Chi è addirittura dannoso? Conoscere le risposte esatte ed evitare a piè pari le leggende metropolitane sul tema è essenziale per sapere come proteggersi dai contagi del Covid-19. Si tratta di prevenzione a tutti gli effetti e, in quest’ottica, rientra la voglia di informare i nostri soci sull’azione della mascherina di stoffa contro le varianti del Covid.
L’allarme
Tutto il clamore di queste settimane sulla mascherina di stoffa contro le varianti del Covid nasce da un allarme preciso che è stato lanciato in rete:
Le mascherine di stoffa non garantiscono protezione contro le varianti del Covid attualmente note.
A dirlo è una fonte autorevole. Si tratta, infatti, delle autorità sanitarie in Francia e in Germania, che poi hanno consigliato alla popolazione di indossare unicamente le mascherine chirurgiche. Secondo loro, infatti, le varianti finora note, individuate in Gran Bretagna, in Sud Africa e in Brasile, risultano altamente contagiose, più del virus originario.
Le contromisure dei principali paesi
Dall’assioma della mascherina di stoffa contro le varianti del Covid derivano contromosse protettive.
La Francia
La Francia raddoppia il distanziamento passando, quindi, da uno a due metri. L’Haut Conseil de Santé publique (Alto Consiglio per la sanità pubblica) ha, infatti, stabilito che molte mascherine di stoffa, spesso preferite perché lavabili e riutilizzabili, non garantiscono la protezione contro le nuove varianti del Covid-19. In merito ha così dichiarato:
Non stiamo mettendo in dubbio l’utilità delle mascherine usate finora ma poiché non abbiamo nuove armi contro i nuovi ceppi l’unica cosa che possiamo fare è migliorare le armi che abbiamo già.
La Germania
Qui si parte con una proroga del lockdown. Inoltre è al vaglio il divieto di usare mascherine di stoffa. Voci di corridoio rivelano che un accordo in merito sia stato raggiunto durante un incontro virtuale tra la Cancelliera Tedesca Angela Merkel e i governatori dei 16 Laender tedeschi riuniti per discutere l’inasprimento delle misure anti-Covid.
Tra queste nuove misure anti-Covid, sarebbe in cima alla lista proprio l’uso obbligatorio di una mascherina protettiva medica. Quelle considerate efficaci, quindi, sarebbero:
- la mascherina chirurgica tipo KN95;
- la mascherina chirurgica di tipo FFP2.
Nello specifico, l’inutilità della mascherina di stoffa contro le varianti del Covid sarebbe evidente e conclamata nei seguenti luoghi:
- sui mezzi pubblici;
- nei negozi;
- nei supermercati.
Non a caso la Baviera ha già imposto l’uso della FFP2 da un po’. Altre mascherine, comprese quelle in stoffa, in futuro non saranno più ammesse su bus, metrò o nei negozi proprio per contrastare le più contagiose varianti del Covid.
Come indossare correttamente la mascherina
L’occasione è ideale per ricordare a tutti come indossare correttamente la mascherina. Tutto sta nel ricordare che l’efficacia protettiva di una mascherina parte dalle mani che la mettono sul viso. Ecco perché vanno lavate bene prima di indossarle. In merito gli esperti dicono:
Spesso si consiglia di non risciacquarle prima che siano passati almeno venti secondi, oppure, se si utilizza un gel igienizzante, di frizionare le mani finché il gel stesso non si sia completamente assorbito.
Altra buona abitudine per indossare la mascherina è quella di:
Indossare o rimuovere la maschera toccando solamente gli elastici che vanno posti attorno alle orecchie, evitando di toccare il tessuto stesso. Inoltre, una volta a casa, è bene lavare la mascherina (se di stoffa) in lavatrice.
Resta il fatto che le novità sulla mascherina in stoffa e le varianti Covid sono da monitorare. Perché qualora fossero confermate, ci sarebbe da rivedere drasticamente un nuovo costume che è già diventato già prassi.