
Sono anni davvero difficili questi. La pandemia è scoppiata in tutto il mondo e, tra alti e bassi, non è ancora prossima alla fine. Le grandi discussioni pubbliche sulle vaccinazioni e il movimento dei No Vax dimostrano che tutto questo avvicinarsi alla morte non è comunque riuscito ad unirci. Anche di fronte ad un comprovato rischio globale, le persone si dividono tra opinioni personali e valori etici creando confusione ma, soprattutto, complicando la già complicata strada dei ricercatori e di chi, come il Commissario Straordinario Figliuolo, si occupa di far vaccinare la popolazione. Ecco perché le testimonianze di chi lavora nel settore possono aiutare a schiarire le idee generali ed essere quindi da guida. S’inserisce in questo ragionamento il fenomeno The Rally e come lo racconta un’infermiera americana.
Le ultime parole dei pazienti prima di morire
Cosa c’entra Julie McFadden, infermiera californiana che si occupa di cure palliative, col fenomeno The Rally? La sua testimonianza social lo sta raccontando in modo chiaro, seppur duro. La sua storia è la seguente:
La donna ha aperto un account TikTok e ha iniziato a raccontare gli ultimi momenti di vita affrontati dalle persone che assiste tutti i giorni. Lo ha fatto attraverso una serie di video che sono diventati virali. Lo fa sperando di educare e normalizzare al pensiero della morte.
L’iniziativa è forte, un pugno nello stomaco, ma il senso lo svela la stessa McFadden con queste parole:
C’è qualcosa che la maggior parte delle persone dice prima di morire. Di solito è ‘Ti amo’, oppure cercano di parlare con i propri genitori che per la maggior parte delle volte sono già morti.
Gli ultimi momenti prima di morire
Chi è la signora McFadden che sta insegnando al mondo cosa sia il fenomeno The Rally? E’ una donna che ha lavorato come infermiera in un ospizio per cinque anni e che, grazie alla sua esperienza, ha spiegato che questi sono i segnali pre-morte in un paziente:
- cambio della respirazione;
- inscurimento del colore della pelle;
- secrezioni terminali;
- febbri improvvisi.
Tutte cose comuni nei pazienti nelle ultime fasi di vita che in un video di Tik Tok così spiega:
I sintomi della fase di morte che si attiva includono cambiamenti nella coscienza (inconscio) e nella respirazione. Sono fenomeni normali e non sono dolorosi. I nostri corpi si prendono cura di noi stessi alla fine della vita: meno interveniamo, meglio è.
Tutto questo porta al fenomeno The Rally. Vediamo di cosa si tratta.
Il fenomeno The Rally
Avviene quando qualcuno è vicino alla morte ma improvvisamente sembra migliorare ore o giorni prima del suo momento:
Nel fenomeno The Rally improvvisamente sembra che il paziente stia meglio. Può manifestarsi in molti modi, ma molte volte all’improvviso iniziano a mangiare, parlano, a volte riescono anche a camminare. Si comportano come prima di star male, mostrano maggiore personalità, ridono, parlano, scherzano. Ma di solito muoiono entro pochi giorni.
L’infermiera ha anche spiegato che molti pazienti raccontano di essere circondati da persone care, che esse siano morte o vive:
Di solito succede circa un mese prima che il paziente muoia, iniziano a vedere parenti o amici che sono già morti, vecchi animali domestici, spiriti, angeli, che li visitano e solo loro riescono a vederli. Non hanno paura, si sentono confortati e non ne sono spaventate.
Il nostro rapporto con la morte
I video sulla morte della signora McFadden sono diventati virale facendo diventare famoso il fenomeno The Rall. La scelta di farlo attraverso TikTok è avvenuta perché sentiva come fosse importante condividere le sue esperienze come infermiera di un ospizio:
Ho sempre parlato con i miei amici e la mia famiglia della morte, quindi mi rende così felice vedere che anche gli altri sembrano interessati. La morte toccherà tutti nella nostra vita, è una parte della vita. È stato così gratificante vedere che le persone vogliono davvero imparare.