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Congedo mestruale

I diritti delle donne sono stati storicamente messi in secondo piano. Dopo anni e anni di lotte del femminismo, molti gap sono stati colmati ma in salute c’è ancora qualche disparità. Perché il corpo femminile è differente da quello maschile e una tutela reale e concreta dovrebbe muovere i passi da questa premessa. S’inserisce in questo discorso ampio lo specifico caso del congedo mestruale che in questi giorni è balzato in cima all’agenda-setting grazie a quel che sta accadendo in Spagna. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Il riconoscimento del congedo mestruale

Pochi giorni fa in Spagna è stato raggiunto un traguardo storico a favore delle donne:

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che prevede l’introduzione del congedo mestruale. Si tratta della prima nazione europea a riconoscere questo diritto a chi ha delle mestruazioni dolorose.

Secondo quanto dichiarato dalla ministra spagnola delle Pari Opportunità, Irene Montero, l’approvazione del disegno di legge sul congedo mestruale rappresenta una grande vittoria. Ecco le sue parole:

Stiamo promulgando una legge che vuole aiutare le donne a vivere meglio. Adesso il testo sarà sottoposto a un secondo passaggio in Consiglio dei Ministri e poi verrà avviato l’iter parlamentare.

Non è che il congedo mestruale in terra iberica sia arrivato senza polemiche. Si registrano spaccature nella società, in particolari fra i datori di lavoro, il personale sanitario, ma anche fra le stesse donne su quanto sia giusto dargli questo peso.

Il disegno di legge sul congedo mestruale

Formalmente, la normativa introduce la possibilità di un congedo retribuito per le donne che devono fare i conti con mestruazioni dolorose e invalidanti. Ovviamente questo tipo di congedo viene riconosciuto soltanto a chi presenta un certificato medico. Ma su questo terreno si scontrano in molti temendo facili certificati finti o accomodanti.

Quanto dura il congedo mestruale è presto detto:

Inizialmente la bozza includeva tre giorni estendibili fino a cinque, ma il disegno di legge approvato non prevede un massimo di giorni. Verrà riconosciuto fino alla durata necessaria in baso al singolo caso.

“È finito il tabù, stop allo stigma e alla sofferenza in silenzio” ha commentato la ministra Montero.

Mestruazioni dolorose, cosa sono e sintomi

Le mestruazioni dolorose si chiamano “dismenorrea”. Tra i suoi sintomi troviamo:

  • spasmi o crampi al basso ventre
  • nausea
  • capogiri e svenimenti
  • forte stanchezza
  • dolori alla schiena

Lavorare in queste condizioni sembrerebbe oggettivamente difficile.

Le dichiarazioni

In merito al congedo mestruale si è espressa la sindacalista Carmen Escandón, che si occupa di pari opportunità per il sindacato UGT Asturias e lo ha fatto con queste parole:

Dobbiamo affrontare questi temi con profonda riflessione perché può causare problemi con l’azienda e diventare un nuovo ostacolo alle assunzioni. Non saremo favorevoli a un permesso che erige barriere. Ci sono ancora datori di lavoro che ti chiedono se fare la mamma è nei tuoi piani e questo permesso potrebbe stigmatizzare le donne.

Per la dottoressa Úrsula Szalata, che collabora con il sindacato Comisiones Obreres d’Asturies, le accuse non stanno in piedi:

Non tutte le donne sono uguali, né tutti i cicli sono uguali. Inoltre, solo perché hai l’opzione non significa che la usi. La considero la conquista di un diritto come ai suoi tempi era il congedo di maternità, che è stato interiorizzato e accettato. Non capisco il rumore, stiamo sostenendo la salute sul lavoro con una prospettiva di genere.

 

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