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Casi di positività tra i vaccinati

La luce in fondo al tunnel di questa lunga pandemia sono i vaccini Covid. C’è voluto poco tempo per ottenerli, era necessario correre, e ora la sfida è vaccinare quanto prima tutta la popolazione. E’ ovvio che la priorità sia stata data agli ultra ottantenni e agli operatori sanitari ma è meno ovvio quanto questo tipo di protezione sia efficace. Che sia di qualità è scientificamente comprovato ma è bene spiegare che esistono delle varianti in arrivo che non sono incluse nella copertura e che la percentuale di scudo non è del 100%. Lo dimostrano le recenti novità sui casi di positività dei vaccinati.

I casi di positività dei vaccinati

L’attualità parla di operatori sanitari lombardi che hanno effettuato la vaccinazione Covid risultati positivi in 9 casi. La notizia fa un po’ paura perché significa che quella che immaginavamo essere la fine non è la fine. Le casistiche sono state estratte dall’elenco e inviate alla genotipizzazione per ricerca di varianti. Le indicazioni ministeriali, infatti, prevedono che le positività in soggetti vaccinati vengano indagate per la ricerca di varianti.

Come funziona la genotipizzazione

In questo tema dei casi di positività dei vaccinati occorre precisare che la genotipizzazione è effettuata su campioni con carica virale elevata. Tale situazione non induce a preoccupazioni o dubbi circa la validità della copertura vaccinale. I dati della letteratura scientifica evidenziano, infatti, il fenomeno della possibilità che soggetti vaccinati possano infettarsi. La monitorizzazione avviata serve a identificare eventuali infezioni dovute a varianti del Covid:

Aria spa sta predisponendo una query strutturata per incrociare stabilmente l’elenco dei vaccinati con l’elenco dei positivi, potendo così monitorare continuativamente il numero di questi soggetti. Il vaccino Covid serve a ridurre l’impatto della manifestazione clinica della malattia e pertanto rimane la principale arma per vincere la pandemia.

Il piano vaccinale di Bertolaso

Incrocia la storia dei casi di positività dei vaccinati alla rimodulazione del Piano vaccinale la testata giornalistica Lombardia Notizie (LINK). Il fulcro è la figura di Guido Bertolaso, chiamato dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dalla Vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti per il coordinamento della campagna di somministrazione dei sieri anti-Covid. Non a caso, lui dichiara:

Stiamo passando per la fase più importante, l’attuazione del piano vaccinale. Il nostro impegno è rimodulare, adottando nuove strategie rispetto alle linee guida degli ultimi 12 mesi, fondate sulle chiusure forzate come strumento di prevenzione, ma non possiamo sempre e solo inseguire il virus. Per questo, abbiamo immaginato qualcosa di diverso. Interveniamo, con tempestività, anche a seguito di quanto accaduto in provincia di Brescia. Con grande umiltà stiamo verificando se anche da noi è replicabile l’esperienza fatta in Gran Bretagna e in Israele.

Non possiamo vaccinare tutti gli abitanti dei comuni in cui si registrano nuovi focolai, purtroppo questo non può avvenire perché ci mancano i vaccini. La Lombardia sta riducendo anche le scorte dei perché riteniamo sia il caso di scendere sotto il 30%, stabilito dalle linee del Governo, perché bisogna vaccinare. Il responsabile del Piano Vaccini in Lombardia ha poi ribadito che siamo in tempo di guerra: la variante inglese non si sta diffondendo solo in provincia di Brescia, bisogna rallentarla.

Come procede il piano vaccinale

La notizia allarmante dei casi di positività dei vaccinati  è l’occasione per fare il punto sul piano vaccinale. La Lombardia, regione presa ad esempio, ha dichiarato che inizieranno le vaccinazioni degli abitanti dei territori di 15 Comuni in provincia di Bergamo e 8 in provincia di Brescia tra i 60 e gli 80 anni, oltre agli over 80 già previsti, come avvenuto positivamente in Israele.

La priorità per i vaccini Covid sarà la seguente:

  • over 80
  • fascia d’età dai 60 ai 79 anni
  • insegnanti e docenti

Saranno coinvolti i cittadini di Roccafranca, Rudiano, Urago d’Oglio, Pontoglio, Palazzolo sull’Oglio, Capriolo, Paratico, Iseo. In provincia di Bergamo i Comuni coinvolti sono: Adrara San Martino, Calcio, Castelli Calepio, Cividate al Piano, Credaro, Gandosso, Palosco, Predore, Pumenengo, Sarnico, Tavernola bergamasca, Telgate, Torre Pallavicina, Viadanica, Villongo. Saranno vaccinate 30.000 persone. Chiuduno e Antegnate (BG), Chiari e Iseo per Brescia sono i 4 centri massivi individuati per velocizzare la campagna.

La funzione della Protezione Civile

Bertolaso spiega anche che si tratta di:

una linea di comando già applicata sia nella prima fase dell’emergenza ma anche in questo primo inizio di piano vaccinale a seguito delle riunioni che già abbiamo tenuto con tutti i rappresentanti del mondo del volontariato e di Protezione civile con i sindaci e con le Province.

La funzione di Protezione Civile regionale è, infatti, delegata storicamente alle Province e quindi è proprio prevista una catena di comunicazione fra l’autorità sanitaria locale, l’Ats e il responsabile provinciale di Protezione civile che viene individuato in modo da avere una organizzazione coordinata, programmata e organizzata sul territorio a seconda delle varie esigenze.

 

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