
Nell’immaginario collettivo alcuni cibi del passato appartenenti alle nostre nonne come il burro e lo strutto sono oggi visti con diffidenza per la paura che innalzino il livello di colesterolo nel sangue. Chi appartiene ad una generazione precedente sostiene che ha vissuto a lungo nonostante la presenza fissa di questi due alimenti ma le recenti tabelle alimentai sulla salute mettevano un bollino rosso su questi due ingredienti. La verità probabilmente sta nel mezzo. In passato si lavorava sui campi o, comunque, si faceva molto più movimento mentre ora trascorriamo tanto tempo davanti al computer. Al netto della diatriba, resta il fatto che esistono altri alimenti a rischio colesterolo che invece a noi sono ancora poco noti. Scopriamoli insieme.
Prima di scoprire quali cibi ci fanno schizzare colesterolo e trigliceridi alle stelle mettiamo le basi scientifiche e mediche per la discussione.
Cos’è il colesterolo
Secondo fonti mediche:
Il colesterolo appartiene alla famiglia dei lipidi o grassi; è una delle componenti della membrana delle cellule ed è presente nel sangue e in tutti i tessuti. Mentre, in quantità fisiologiche, è indispensabile per la costruzione di cellule sane, quando i livelli circolanti sono alti, costituisce uno dei fattori di rischio maggiori per le malattie cardiache.
Quello che connota negativamente questo nome è che l’eccesso di colesterolo può portare alla formazione di depositi di grasso nei vasi sanguigni, detti anche placche aterosclerotiche, che a loro volta restringono il lume, provocando al passaggio del sangue i seguenti problemi:
- infarto;
- ictus.
I sintomi del colesterolo
E allora c’è da chiedersi come si registra una forte presenza di colesterolo nel sangue. Non si tratta di un’operazione facile perché non causa alcun sintomo. L’unica maniera è sottoporsi ad un esame del sangue abituale con cadenza annuale se non semestrale. Una volta che l’eccesso in questione è rilevato, dovrete sottoporvi ad una terapia per dosare i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e colesterolo HDL nel sangue.
Abbassare i valori per alzare la soglia di rischio. Questa è la chiave.
Cosa sono i cibi ultra-processati e perché sono pericolosi
Stabilito questo, c’è da mettere sotto la lente d’ingrandimento quali siano i alimenti a rischio colesterolo. Secondo ricercatori e scienziati, uno dei pericoli potenziali nella cucina moderna sarebbero i cosiddetti cibi ultra-processati. Ecco cosa sono:
Si tratta di alimenti di lavorazione industriale spesso ben lontani dai cibi naturali. Il loro vantaggio è quello di essere molto appetitosi, facili da preparare e pronti a essere mangiati. Senza contare le campagne pubblicitarie milionarie che spesso li sostengono e li promuovono.
In sintesi, altro che burro e salumi. Gli alimenti a rischio colesterolo, e quindi pericolosi, sono quelli che contengono:
- zuccheri
- eccessi di sale
- grassi
- conservanti
- coloranti
La ricerca
Corroborano questa tesi sugli alimenti a rischio colesterolo alcuni test effettuati per oltre 10 anni su migliaia di persone. I risultati hanno dimostrato che abusare di questi alimenti porterebbe a problemi di salute. Ricordano i ricercatori che la controprova al 100% non esiste, ma i dati evidenziati dai test sono sotto gli occhi di tutti.
Fate quindi attenzione a:
- bibite gasate e succhi di frutta;
- zuppe e cibi etnici pronti;
- merendine e patatine in sacchetto;
- cibi precotti.
Purtroppo, per ragioni di tempo, spesso siamo portati ad assumere durante la giornata parecchi di questi prodotti ma non bisogna sacrificare la salute sull’altare del lavoro o, comunque, della routine quotidiana.
La soluzione
La soluzione per evitare alimenti a rischio colesterolo potrebbe essere quella di cercare, se possibile, di affidarci a prodotti di aziende italiane, da sempre considerate tra le migliori al mondo nella ricerca e nella offerta di qualità del prodotto e a prodotti di stagione.
Esistono tante realtà che offrono frutta e verdura di stagione e per l’importanza della prevenzione nella salute, sarebbe intelligente e lungimirante scegliersi di cibarsi come Madre Natura ha stabilito che sia giusto piuttosto puntando sulla consumazione a crudo se non avete tempo di cucinare