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Aiuti economici Coronavirus

Quante difficoltà stiamo vivendo nel pieno dell’emergenza Coronavirus in Italia. L’aspetto della salute è sotto i riflettori e in cima a tutte le agende media nazionali ma non è l’unico nostro problema. Il lockdown ha distrutto buona parte dell’economia italica e il governo lo sa. Ecco perché ha da subito promesso interventi sostanziali a sostegno della categoria. Interventi che ora sono diventati realtà con questi precisi aiuti economici per il Coronavirus.

Finalmente arrivano le misure per sostenere le aziende colpite da lockdown. Toccano un po’ tutti i campi: o dall’estensione delle garanzie per garantire liquidità alle aziende ma anche ai negozi ai professionisti e a tutte le partite Iva, fino al nuovo stop delle scadenze fiscali per sostenere il tessuto produttivo. Per difendere il Made in Italy, poi, è stata annunciata anche l’estensione della protezione del Golden Power.

Ma vediamo più nel dettaglio questi aiuti economici contro i danni del Coronavirus.

Fondi per le imprese

Il pacchetto delle garanzie per le imprese, come hanno spiegato i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico, si divide in due grandi capitoli:

  • il rafforzamento del Fondo di garanzia per le Pmi, cui potranno accedere le imprese fino a 499 dipendenti;
  • l’intervento di Sace per la copertura dei prestiti alle grandi imprese.

Per professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori le banche potranno erogare subito i prestiti fino a 25mila euro praticamente in automatico, senza aspettare l’ok del Fondo. Questi saranno garantiti al 100% e senza controlli preventivi sul merito del credito.

Per i prestiti fino a 800mila euro ci sarà sempre copertura al 100%, con il 90% garantito dallo Stato e la controgaranzia del 10% dei Confidi, tenendo conto della situazione finanziaria pre-crisi e non dell’andamento degli ultimi mesi, segnati dalle difficoltà dell’emergenza. Per le richieste di liquidità fino a 5 milioni invece la garanzia sarà al 90%, sempre senza valutazione. Per le altre imprese la garanzia arriverà da Sace, che resta a Cassa depositi e prestiti, ma non sarà più soggetta “all’attività di direzione e coordinamento” di Cdp.

Le garanzie di Sace

Le garanzie di Sace, come quelli per le Pmi, si applicheranno su prestiti che andranno restituiti al massimo in 6 anni, con tassi quasi zero. Le nuove garanzie, sempre attraverso Sace, andranno anche a sostegno delle esportazioni, liberando già quest’anno 50 miliardi cui si aggiungeranno nel 2021 200 miliardi per nuovi investimenti. In tutto, sommando anche gli interventi del Cura Italia, si libereranno fondi freschi per 750 miliardi.

Il Golden Power

Capitolo a parte in questo discorso sugli aiuti economici contro i danni del Coronavirus lo merita il Golden Power. Sembra ufficiale, infatti, che, oltre a garantire alle imprese l’accesso al credito, il governo ampli i poteri speciali per proteggere le attività italiane come spiegato da queste parole:

Vengono aggiunti i settori sanitario e alimentare, ma anche il settore bancario e assicurativo. In più potrà essere esteso anche alle piccole e medie imprese, scatterà d’ufficio anche su operazioni non notificate e sarà applicato anche alle operazioni all’interno dell’Ue.

Il potenziamento del Golden Power sarà rafforzato da norme per abbassare le soglie le comunicazioni alla Consob, soglie comunque già ridotte dall’autorità di Borsa che le ha portate all’1% (dal 3%) per le società grandi e al 3% (dal 5%) per le Pmi, ma solo per tre mesi.

Misure per preparare le aziende alla ripartenza

Tra gli aiuti economici contro i danni del Coronavirus si annovera l’estensione del credito d’imposta al 50% per la sanificazione degli ambienti di lavoro anche a mascherine e protezioni e arriva anche un nuovo mini-pacchetto per la sanità – con più fondi agli ospedali Covid e la spinta alla donazione di farmaci in via di sperimentazione o per uso compassionevole.

Pagamenti fiscali

E’ nel pacchetto degli aiuti economici contro i danni del Coronavirus anche un ulteriore stop ai versamenti di Iva e ritenute anche per aprile e maggio esteso a:

tutte le attività che hanno subito perdite a marzo del 33% (entro i 50 milioni di ricavi) o del 50% (sopra i 50 milioni).

Sempre 60 giorni in più si darà allo stop sul versamento delle ritenute per autonomi e partite Iva con giro d’affari entro i 400mila euro.

Infine, parlando di dichiarazione dei redditi, chi farà l’autoliquidazione potrà versare acconti ridotti in base alle previsioni dell’andamento reale dei propri conti nel 2020, senza incorrere sanzioni o multe se paga almeno l’80% di quanto poi sarà effettivamente dovuto.

Gli aiuti di Cassa Mutua Lazio

Ricordiamo a tutti i nostri soci che Cassa Mutua Lazio eroga un prestito sociale al 4% che è ideale per superare le difficoltà di questi mesi e non pesa in modo gravoso nella gestione economica della famiglia. Per conoscere tutti i dettagli sarà sufficiente contattare i nostri numeri tutti attivi anche con i lavoratori a casa.

In alternativa puoi compilare, senza impegno, questo form per lasciare i dati ed essere richiamato:

Cassa Mutua Lazio prestito sociale
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