
Sono tempi duri, che resteranno alla storia. Volenti o nolenti, siamo nel pieno di una pandemia mondiale e l’emergenza Coronavirus, dopo una pausa estiva, è tornata preponderante in cima all’agenda-setting e in cima alle nostre priorità di vita. La recentissima attualità parla di un piccolo grande passo indietro che non è proprio lockdown ma non è lontano. Tra le tante disposizioni del DPCM di Conte di un paio di giorni fa ci si chiede che fine farà lo sporti dei bimbi. Si potrà fare? No? Per quanto tempo? Cerchiamo di fare chiarezza.
Gli sport per bimbi col nuovo DPCM
Calcio, rugby, danza, pallavolo, pallacanestro. Sono tante le attività dei bambini che si fanno nel corso di un normale anno scolastico. Il problema che questo (anche questo) non è un nomale anno scolastico. I numeri dei contagi da Coronavirus salgono vertiginosamente e qualcosa andava fatto. Ma cosa è stato fatto davvero? Tutti si stanno facendo una precisa domanda circa gli sport per bimbi nel nuovo DPCM:
Mio figlio può continuare il corso a cui era iscritto o le lezioni sono vietate dal nuovo DPCM?
No, non sono vietate. Questo deve essere chiaro per tutti. Gli sport di base, di qualsiasi livello, possono continuare. Salvi i soldi spesi per le quote e salve ancor di più le ore di ristoro fisico di cui potranno godere i nostri piccoli. Ma allora cosa cambia negli sport per bimbi del nuovo DPCM?
Cosa cambia nello sport dei bimbi
Su questo tema le misure contenute nel nuovo Dpcm del 13 ottobre possono non essere chiare. Il documento impone una stretta alle discipline amatoriali ma salva le seguenti categorie:
- Palestre
- Piscine
- Realtà professionistiche;
- Dilettanti;
- Enti di promozione.
Questo significa che tutte le attività pomeridiane gestite da società che abbiano attivato protocolli di sicurezza non sono state limitate. E allora quali sono gli sport per bimbi vietati dal nuovo DPCM?
Cosa non si può fare
La ratio del DPCM non è vietare lo sport in sé ma solo quello praticato in modo impossibile da regolamentare. Per fare un esempio, è severamente bloccata la classica partita a calcetto tra amici e quest’esempio si può traslare a tutti gli sport di contatto che non siano normati dai protocolli e non siano gestiti da parte delle società professionistiche e dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute. Esiste un’eccezione. Tennis, Padel e affini si possono giocare ma rispettando la distanza di sicurezza.
Il testo del DPCM
Il desiderio del Presidente del Consiglio e del suo staff è solo quello di poter applicare le norme anti-Covid anche negli sport per bimbi con questo DPCM. Per togliere ogni dubbio, ecco dice esattamente il testo del dPCM:
Lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con successivo provvedimento del Ministro dello Sport è consentito, da parte delle società professionistiche e – a livello sia agonistico che di base – dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato Olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; sono invece vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto, come sopra individuati (tra cui il calcio, ndr), aventi carattere amatoriale; i divieti alla presente lettera decorrono dal giorno della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del provvedimento del Ministro dello Sport di cui al primo periodo.
Il futuro prossimo
Contrariamente alle voci di corridoio su un nuovo lockdown, questa riflessione sugli sport per bimbi nel nuovo DPCM spiega che le ragazze e i ragazzi iscritti a scuole o campionati potranno continuare le loro attività. Nessun cambiamento neanche per quanto riguarda l’attività delle palestre, delle piscine e la corsa, che si può praticare all’aperto ovviamente senza mascherina. Figli felici e famiglie salve.