
Quante polemiche sta suscitando il Green Pass. I No Vax stanno montando la protesta da mesi puntando forte sulla democrazia e l’eventuale rischio di perderla insieme alla libertà individuale. Giuste o sbagliate che siano, non è questa la sede per discuterne. Qua ci teniamo a sottolineare quali siano le leggi in vigore da rispettare e quali saranno in procinto di essere accettate. Ecco perché, da un punto di vista di interesse dei giovani, diventa un tema cruciale quello delle riaperture delle discoteche e non solo.
Come agisce il Green Pass sull’intrattenimento
E’ ormai ufficiale che cambia e si estende col mostrare il Green Pass la capienza consentita di cinema, teatri e stadi (e più in generale per gli eventi sportivi) compreso via libera alla riaperture delle discoteche. Lo dice il governo che, al termine del Consiglio dei Ministri di qualche giorno fa, ha infatti approvato le nuove misure anti-Covid per il settore dello spettacolo e della cultura chiarendo una volta per tutte quali siano i paletti in zona bianca per le attività che dallo scorso lunedì 11 ottobre hanno ripreso totalmente, o solo in parte, a funzionare con regole meno stringenti di quelle suggerite dal Cts.
Nuove capienze consentite
Le riaperture delle discoteche sono uno spunto. Ci sono novità per tutto il comparto dello spettacolo e dell’intrattenimento. Più nel dettaglio, in zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. Non solo:
L’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19.
Le regole in base al tipo di locale
E’ chiaro che i numeri mutino a seconda della tipologia di locale. Vediamoli nello specifico.
Discoteche
La capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non può superare il 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.
Stadi e sport
La capienza consentita non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 60 per cento al chiuso.
Musei
Nelle strutture museali è stata eliminata la distanza interpersonale di un metro.
Le sanzioni
Attenzione a non trasformare le riaperture delle discoteche in danni. In caso di violazione delle regole su capienza e Green Pass nei settori di spettacoli, eventi sportivi e discoteche, infatti, la chiusura si applica dalla seconda violazione.
Le dichiarazioni sulle riaperture delle discoteche
Sul tema delle riaperture delle discoteche parla il famoso immunologo prof. Andrea Crisanti che così dichiara:
Iniziative come la riapertura delle discoteche sono giustificabili solo se le autorità sanitarie intendono estendere a tutti la somministrazione della terza dose, altrimenti rischiamo. Il rischio di cui parlo è quello di un rialzo della curva dei contagi da Covid-19 che presto potrebbe portare l’Italia al pari del Regno Unito, con 30 mila contagi e 150 morti al giorno.
Mentre l’imprenditore Flavio Briatore sulle riaperture delle discoteche così dice:
Non ha nessun senso, è una scelta insensata da tutti i punti vista, sanitario, economico e sociale” ha detto Flavio Briatore che ha chiuso i suoi locali estivi in Versilia e Sardegna e attività anche a Dubai, Londra e Montecarlo.
Se ci sono mille persone alla porta e io ne posso fare entrare solo 350, con quale criterio li scelgo? Si rischia di incentivare i ritrovi abusivi o di creare delle risse davanti alle discoteche.
Il problema è anche un altro: entra un terzo della capienza massima, ma quelli che sono dentro staranno vicini, vogliono socializzare, è il connecting people, come fai a mantenere la giusta distanza.
Ho l’impressione che chi ha preso questa decisione non sia mai andato in discoteca, devono essere dei bigotti.
Si scrive “riaperture delle discoteche” e si legge “giovani”. Giovani a cui noi teniamo molto come dimostrano le diverse borse di studio per i soci e i loro figli che ogni anno eroghiamo.
Le borse di studio di Cassa Mutua Lazio
I nostri soci noi li coccoliamo. Perché la filosofia che perseguiamo da 70 anni è quella di rendere più facile la loro vita. Questo pensiero applicato alla carriera scolastica significa che abbiamo previsto l’elargizione di assegni di studio secondo precisi criteri.
Cassa Mutua Lazio dona, fino ad esaurimento, borse di studio ai figli dei soci e/o al socio stesso:
- al conseguimento di un titolo di studio di diploma quinquennale;
- al conseguimento di un titolo di studio di laurea specialistica per i figli;
- al conseguimento di un titolo di studio di laurea triennale per i soci.
Attualmente sono disponibili le seguenti borse:
BORSE DI STUDIO RISERVATE AI SOCI
- 15 assegni di studio da € 150,00 per il conseguimento del diploma di maturità;
- 30 assegni di studio da € 200,00 per il conseguimento del diploma di laurea breve;
- 5 assegni di studio da € 300,00 per il conseguimento del diploma di laurea specialistica.
BORSE DI STUDIO RISERVATE AI FIGLI DI SOCI
- 40 assegni di studio da € 150,00 per il conseguimento del diploma di maturità;
- 21 assegni di studio da € 250,00 per il conseguimento del diploma di laurea specialistica.