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Dermatite atopica

La pelle è la nostra protezione più importante. Ci scuda dal freddo o dal caldo e ci evita di entrare in contatto con agenti esterni che potrebbero crearci disagi o vere e proprie malattie. Ecco perché, quando va in difficoltà, è bene agire subito. Uno dei disturbi epidermici più frequenti è la dermatite atopica che è una malattia infiammatoria cutanea il cui sintomi principale è il prurito. Vediamo meglio cos’è, come riconoscerla e come curarla o conviverci. Nell’interesse di trasformazione l’informazione ai nostri soci in consigli utili di vera e propria prevenzione.

I sintomi della dermatite atopica

Tra i principali problemi che tormentano la quotidianità di chi è affetto da psoriasi e dermatite atopica ci sono:

Prurito, bruciore della pelle, insonnia, nervosismo e difficoltà nei rapporti sociali.

Si tratta di due patologie che oltre all’aspetto clinico hanno ripercussioni serie anche sulla psiche e sulla qualità di vita di chi ne soffre. Non è facile avere a che fare con problemi legati a qualcosa che ci dovrebbe proteggere e che comunque è esposta a tutti. Per fortuna importanti novità sono in arrivo

La fonte

Il recente Congresso della SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse (LINK), presieduta da Ketty Peris, si è occupato dei numeri della dermatite atopica:

  • Colpisce il 7,7% degli adolescenti tra i 13 e i 14 anni e il 6,6% degli adulti.
  • Nella maggioranza dei casi l’esordio dei sintomi avviene durante l’infanzia.
  • In circa il 60% dei casi si osserva un sensibile miglioramento durante l’adolescenza.
  • In una certa percentuale di casi la malattia può ricomparire in età adulta.

E’ chiaro che non si possa mettere la testa nella sabbia di fronte ad una realtà così e infatti entriamo nel vivo dei rimedi per la dermatite atopica.

Consiglio per la detersione

Dietro ad un problema cutaneo spesso si cela una scarsa igiene della zona. Ogni giorno:

  • Pulite la pelle perfettamente, ma con delicatezza, in modo da eliminare le croste e rimuovere meccanicamente lo sporco per evitare le infezioni.
  • Usate detergenti non-irritanti e non-allergizzanti. Cercate tra la vasta gamma di formulazioni disponibili, anche preparate dal farmacista (soluzioni acquose, syndet);
  • Ricordate che i detergenti possono contenere sostanze antisettiche, che solitamente hanno un’azione limitata nel tempo. La pulizia “meccanica” è considerata più efficace;
  • Non fate bagni più lunghi di 5 minuti. Potete usare un olio da bagno negli ultimi due minuti, per evitare l’eccessiva disidratazione della pelle;
  • È importante applicare gli emollienti topici subito dopo il bagno o la doccia, dopo aver asciugato la pelle non completamente, in modo che resti parzialmente umida. Questo permette di evitare che la pelle perda ulteriormente la sua idratazione;
  • Può esserti utile aggiungere antisettici come ipoclorito di sodio all’acqua del bagno;
  • Evitate i prodotti che contengono additivi con proteine potenzialmente allergizzanti (come quelle della frutta secca o avena), soprattutto per i bambini piccoli;
  • Per il lavaggio dei bambini è consigliabile all’inizio strofinare la pelle con delicatezza mentre sono sdraiati su un materassino, piuttosto che nella vasca del bagnetto. Quindi fate un breve risciacquo, a una temperatura di 27-30 °C. 3 Anche l’uso di oli da bagno può essere utile nei bambini e nei neonati.

Le esposizioni da evitare con la dermatite atopica

Tra i fattori scatenanti dei sintomi della dermatite atopica c’è, senza dubbio, l’esposizione a:

  • inquinamento atmosferico
  • fumo di sigaretta
  • polline e acari della polvere (per i soggetti allergici)
  • eccessive temperature

In merito è consigliabile:

  • Evitare il più possibile l’esposizione all’inquinamento soprattutto derivante dalle automobili. Oltre ad aggravare le riacutizzazioni può anche innescare la DA in bambini geneticamente predisposti.
  • Evitare il fumo di sigaretta o di esporre al fumo i bambini.
  • In caso di allergia agli acari della polvere, mettere in atto tutti gli interventi che possano favorirne l’eliminazione, soprattutto in camera da letto o prevenirne l’accumulo.
  • Se si è allergici al polline, evitare di uscire di casa nei momenti di picco pollinico. Se si ha la possibilità, usare filtri antipolline nel climatizzatore.
  • Scegliere una professione che non comprenda l’esposizione a sostanze irritanti.
  • Tenere una temperatura fresca nelle camere da letto ed evitare coperte troppo pesanti.
  • Esporsi al sole perché può essere utile alla guarigione delle lesioni, ma considerando che la sudorazione accentua il prurito.

Come gestire gli animali con la dermatite atopica

Se invece avete un cucciolo in casa:

  • Cercate di evitare il contatto, soprattutto se avete un’allergia dimostrata.
  • Ricordatevi che gli allergeni provenienti dal gatto sono considerati più a rischio rispetto a quelli del cane.
  • Considerate che la presenza di un cane potrebbe esporvi ad un maggiore sporco ambientale e quindi essere un potenziale fattore di rischio per le infezioni.
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