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Bocciature in DAD

Se per gli adulti è stato un anno difficile, i ragazzi hanno avuto davvero giorni d’Inferno. Non uscire di casa a quarant’anni ha un peso. Non faro da adolescenti può essere dura. In tutto ciò la scuola a distanza ha creato disagi a molti studenti e ora arrivano altre notizie non proprio piacevoli. Sembra che le bocciature in DAD siano tutt’altro che scongiurate. Il fatto che fossero impossibili come “premio” per aver sofferto il lockdown è, dunque, una favoletta e, come è sempre stato nella storia dell’educazione, per essere promossi si dovrà studiare.

Le bocciature scolastiche in DAD

Dopo il “tutti ammessi del 2020”, quest’anno le bocciature in DAD sono una realtà. La conferma arriva dal Ministero dell’Istruzione, che sottolinea che:

Bisogna comunque tenere conto delle peculiarità delle attività didattiche realizzate, anche in modalità a distanza, e delle difficoltà incontrate in relazione alle situazioni determinate dalla pandemia.

Come funziona la bocciatura in DAD alle superiori

Chi frequenta licei, istituti tecnici o professionali, per essere ammesso alla classe successiva senza ulteriori incombenze di recupero degli apprendimenti dovrà innanzitutto aver conseguito un voto di condotta non inferiore al sei. Non solo, dovrà anche avere una votazione sufficiente, cioè non inferiore a sei decimi, anche in tutte le altre discipline previste dal piano di studi, inclusa l’Educazione civica. Visto da un altro punto di vista, significa che un voto insufficiente anche solo in Educazione Civica comporterà la sospensione del giudizio e la necessità di superare una prova d’esame per ciascuna materia in cui si sono registrate lacune col rischio di incappare in bocciature in DAD. Questi accertamenti saranno svolti prima dell’inizio scolastico e, se non superati, bloccheranno l’accesso alla nuova classe allo studente.

Quali programmi sono oggetto di valutazione

Se di bocciature in DAD si parla è bene capire su quali materie si gioca la partita. E qui, nonostante l’apparente linea dura, il Miur ha potuto (e voluto) garantire una netta tutela per gli studenti, anche quest’anno alle prese con la didattica a distanza per tanto tempo. Come? Cos^:

Esortiamo le scuole a considerare nella valutazione degli alunni la complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto dell’attuale emergenza epidemiologica. Puntualizziamo anche che il consiglio di classe procederà alla valutazione degli studenti sulla base dell’attività didattica effettivamente svolta, in presenza e a distanza; a prescindere da quali fossero i programmi iniziali. Le scuole, inoltre, potranno stabilire – per casi eccezionali e motivandole – straordinarie deroghe riguardo al rispetto del requisito di frequenza.

Eventuali bocciature in DAD alle medie

Non la passano liscia neanche gli studenti delle scuole medie. In merito il Miur dice:

Si stabilisce che alle scuole medie, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe potrà deliberare, ma solo con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva.

E’ stato stabilito poi che, mentre la valutazione sul comportamento sarà espressa con un giudizio sintetico, i consigli di classe avranno facoltà di stabilire, per casi straordinari, delle deroghe rispetto al requisito di frequenza “anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica”.

Cosa ne pensano gli studenti

Queste novità sulle bocciature in DAD non fanno sperare in una bella estate. Eppure questa notizia non sembra sconvolgere gli studenti più di tanto. Secondo un sondaggio effettuato da Skuola.net (LINK), infatti, eseguito su 2.500 alunni di scuole medie e superiori:

la maggior parte si mostra favorevole al ripristino di una qualche forma di selezione. Anche se, in realtà, siamo di fronte a una spaccatura netta. È come se, all’interno degli istituti, si fronteggiassero due partiti. A spuntarla, seppur di poco, sono quelli che seguono la linea adottata dal MI: il 56% è d’accordo sul ritorno delle bocciature. Ma quelli che si oppongono a tale scenario li tallonano a poca distanza (44%).

La riscoperta del valore dell’impegno

Dietro alla buona accoglienza della notizie delle bocciature in DAD c’è la rinnovata valorizzazione dell’impegno:

Per oltre due terzi di loro (68%), infatti, chi aveva voglia di studiare ha continuato a farlo anche durante la difficile convivenza con la Dad e, quindi, non sarebbe giusto se venisse riservato lo stesso trattamento indistintamente a tutti gli studenti. Ancora più duro il 16%, secondo cui ‘fermare’ gli alunni più in difficoltà potrebbe essere quasi un bene, per aiutarli a recuperare le lacune accumulate nell’ultimo anno. Mentre per circa 1 su 10 sarebbe un errore promuovere tutti perché la DAD quest’anno, non ha inciso così profondamente sul rendimento rispetto a dodici mesi fa.

Le nostre borse di studio

Anche a noi non spaventano le bocciature in DAD. Crediamo nell’intelligenza dei ragazzi e per aiutarla stanziamo borse di studio. Borse di studio Cassa Mutua? Investire sul futuro dei ragazzi è una priorità nostra. Farli studiare è importante ma faticoso e noi premiamo le famiglie che s’impegnano in tal senso e i giovani che a questo impegno rispondono con i risultati.

Gli assegni di studio sono erogati ai figli dei soci e/o al socio stesso secondo queste modalità:

  • al conseguimento di un titolo di studio di diploma quinquennale;
  • al conseguimento di un titolo di studio di laurea specialistica per i figli;
  • al conseguimento di un titolo di studio di laurea triennale per i soci.

Sui modi e i tempi per richiederle trovate informazioni dettagliate sul nostro sito.

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