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Donazioni per coronavirus

E’ un momento difficile per l’Italia in questa emergenza Coronavirus. Sono settimane buie e si prospettano mesi difficili ancora a venire. Ci vuole coraggio, senso civico e, indubbiamente, una fermezza d’animo a cui fa appello ogni sera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Noi di Cassa Mutua Lazio siamo nella sanità da 70 anni e sappiamo quanto sia importante l’informazione nel momento del bisogno. Se #restareacasa è il fulcro di questi giorni, sapere quali sono le donazioni per il Coronavirus farà bene alla nostra testa. Ecco quali VIP stanno aiutando la nazione anche… col portafogli.

Le donazioni per il Coronavirus di Berlusconi

Criticato o meno, è un fatto che Silvio Berlusconi abbia deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia, somma di 10 milioni di euro. Lo scopo della donazione di Berlusconi per il Coronavirus è la realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva alla fiera di Milano (o per altre emergenze). Il gesto è stato comunicato da Forza Italia con queste parole dello stesso Silvio nazionale:

Non posso, ancora una volta e dal profondo del cuore, non rivolgere un fervido e commosso ringraziamento agli eroi civili che dagli ospedali alla consegna della spesa sono impegnai in prima linea dal Nord al Sud: abbiamo chiesto al governo di prevedere per loro un sostegno molto più elevato come ricompensa per il lavoro straordinario che stanno svolgendo.

L’assegno» della donazione per il Coronavirus dell’ex premier è stato girato a Guido Bertolaso, neo consulente del presidente della Regione Lombardia, al lavoro per reperire macchinari e personale medico.

La piattaforma dei record

I “primi della classe” per donazioni per Coronavirus sono Fedez Chiara Ferragni:. E’ loro l’iniziativa a favore del San Raffaele di Milano che ha raccolto 4 milioni di euro sottolineati dalle parole dello steso rapper:

Sono arrivati i nuovi letti per la terapia intensiva! Avanti tutta.

Non male come risposta a chi ha sempre considerato i due come simbolo del nulla. Un aiuto sostanzioso arrivato “dal basso” grazie alla loro sapiente opera di crowdfunding sul Coronavirus. Ma non sono stati gli unici artisti a muoversi.

Gli aiuti di Francesco Facchinetti

L’ex Dj Francesco, ora affermato manager di influencer, sta operando con la moglie Wilma. Insieme hanno creato la campagna “Non lasciamo indietro nessuno” spiegata dall’artista così:

Attraverso la nostra campagna saranno raccolti fondi che verranno step by step”devoluti alle strutture ospedaliere in maggiore difficoltà, per dare un’adeguata risposta al contenimento dell’epidemia e al mondo della ricerca.

A chi andranno queste donazioni per il Coronavirus? Primo destinatario degli aiuti sarà l’ospedale Niguarda d Milano. Questo il post di annuncio dell’iniziativa pubblicato sui profili di Facchinetti e signora:

Perché in Italia non ci possono essere pazienti di serie A e pazienti di serie B. Chiunque è a rischio, di qualsiasi età, DEVE ESSERE SALVATO. Abbiamo aperto una campagna crowdfunding legata agli Ospedali Pubblici Italiani. Il primo che aiuteremo sarà il Niguarda di Milano.

Le donazioni della Littizzetto

Una raccolta fondi per aiutare l’Unità di crisi della Regione Piemonte a fronteggiare l’emergenza coronavirus è stata lanciata, via Instagram, dalla comica torinese Luciana Littizzetto. La campagna si chiama “Riprendiamo fiato” ed ha l’obiettivo di 500mila euro.

Le donazioni per il Coronavirus dei calciatori

Non restano con le mani in mano i campioni della serie A:

  • Il bomber svedese del Milan, Zlatan Ibrahimovicche ha donato mascherine FFP2 agli ospedali dell’Humanitas;
  • il capitano del Napoli Lorenzo Insigne, che ha destinato 100 mila euro agli ospedali campani;
  • l’attaccante del Torino Simone Zaza, che ha avviato una raccolta fondi per la Regione Basilicata da destinare agli Ospedali di Policoro, Potenza e Matera ed incrementare le postazioni di terapia intensiva;
  • il campione del mondo Francesco Totti, ex calciatore della Roma, che insieme a Dash, ha donato allo Spallanzani di Roma 15 apparecchiature per la terapia intensiva;
  • l’intera squadra della Roma, che ha donato 100 mila euro all’ospedale Spallanzani;
  • la Juventus, che ha avviato una raccolta fondi per gli ospedali piemontesi.

Molte altre sono le donazioni per il Coronavirus che arrivano dalla moda, dalla cultura e dalla intellighentia nazionale. L’Italia s’è desta. Per fortuna.

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