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congedi parentali col nuovo Dpcm

Più o meno un anno fa eravamo nel pieno del lockdown in uno scenario apocalittico che nessuno di noi poteva immaginare. Adesso molto cose sono migliorate ma resta il fatto che sulla scuola ci risiamo. Secondo il primo Dpcm di Draghi, le scuole dell’infanzia e tutte le classi delle elementari saranno chiuse nelle zone rosse, così come nelle regioni gialle e arancioni che registrano oltre 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Consequenzialmente sorge il tema dei congedi parentali col nuovo Dpcm. Come muoversi? Scopriamolo in quest’articolo.

Lo stato della didattica a distanza

Secondo il portale Youtrend, che studia le varie tendenze in crescita nel paese, questo dato balza subito all’occhio:

Questa volta a chiudere sarebbero davvero tutte le scuole, dato che eguaglia soltanto la decisione della prima ondata di un anno fa, in cui ci fu di fatto una repentina chiusura totale delle scuole, asili nido compresi.

Nello specifico, le chiusure che saranno a livello provinciale vanno ponderate sul fatto che sono già 24 le province in cui si supera la soglia settimanale di contagi e in cui quindi si rischia la chiusura. Per completezza d’informazione, le elenchiamo in ordine alfabetico:

  1. Ancona
  2. Bari
  3. Bologna
  4. Bolzano
  5. Brescia
  6. Chieti
  7. Como
  8. Forlì
  9. Frosinone
  10. Imperia
  11. Macerata
  12. Mantova
  13. Modena
  14. Monza e Brianza
  15. Pescara
  16. Pistoia
  17. Ravenna
  18. Reggio Emilia
  19. Rimini
  20. Salerno
  21. Siena
  22. Trento
  23. Udine
  24. Verbano-Cusio-Ossola

A queste province vanno poi aggiunte le Regioni di Basilicata e Molise, che, essendo in zona rossa, subiranno la chiusura automatica degli istituti scolastici a prescindere dalla soglia di contagi.

Per avere un quadro completo del tema dei congedi parentali col nuovo Dpcm va detto che ci sono altre 20 province che hanno tra i 200 e i 250 casi ogni 100mila abitanti e sono quindi vicine alla chiusura, tra queste Arezzo, Ascoli Piceno, Ferrara, Gorizia, Lecco, Lucca, Massa-Carrara, Parma e Vercelli.

Alla luce di questi numeri, si stima che potrebbero essere più di 6 milioni gli studenti in dad, il doppio di oggi:

Non si verificava dal lockdown del 2020 una chiusura così massiva: 2 milioni e 700 mila bambini della scuola dell’infanzia e primaria, un milione e 200mila alunni delle medie e 2 milioni e 300mila studenti delle superiori saranno impegnati nella Dad.

I congedi parentali col nuovo Dpcm

E i genitori come si devono comportare con quest’ondata di Dad in arrivo? In parte ha risposto Mariastella Gelmini, Ministro degli Affari Regionali, che annuncia l’arrivo di congedi parentali in 200 milioni alle famiglie. La bozza è così spiegata dalla politica:

La risoluzione del Parlamento è la stella polare, poi la condivisione si è estesa alle Regioni, province, comuni. Abbiamo cercato di acquisire il punto di vista degli amministratori: abbiamo accolto alcune proposte come la partenza delle misure restrittive dal lunedì. Nel decreto sostegno abbiamo previsto risorse per 200 milioni di euro per supporto alle famiglie sul tema dei congedi parentali.

E’ chiaro che non si possa prevedere un aumento della didattica a distanza senza pensare ad uno strumento da dare alle famiglie per seguire i loro figli. Ci sono delle fasce d’età dove l’alunno ha bisogno dell’aiuto tecnologico di un adulto e, soprattutto, dove non si può chiedere e pretendere che resti solo a casa mentre i genitori vanno al lavoro. Il tema del congedi parentali col nuovo Dpcm è caldissimo per queste ragioni ma la soluzione definitiva deve essere trovata quanto prima.

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