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Test salivari

Con buona pace dei no vax, la campagna vaccinale in Italia presieduta da Figliuolo prosegue a spron battuto. Anche i media coprono il tema in modo costante mettendolo sempre in cima alla lista dell’agenda setting. Per lavorare tutti alla ripartenza reale e definitiva dell’Italia, quindi, non resta che essere sempre informati sulle novità ed adeguarsi quanto prima. Ecco perché riteniamo importante spiegare ai nostri soci come funzionano Green Pass e test salivari.

L’aggiornamento del Green Pass

E’ ormai ufficiale la notizia che saranno validi anche i test salivari molecolari con risultato negativo nelle 48 ore precedenti, oltre a quelli antigenici e a quelli naso-faringei per mettere le mani sul Green Pass. A prevederlo è un emendamento al Decreto sul Certificato Verde, approvato di recente dalla Commissione Affari sociali della Camera. Nell’attesa che arrivi il tanto agognato via libera definitivo, che dovrebbe giungere entro fine del mese corrente, è bene conoscere tutte le informazioni utili sui test salivari che rivelano la presenza o meno di infezione da Covid-19.

Come funziona il test salivare

Come funzionano i test salivari? Andiamo con ordine. Due sono i tipi di test salivari,:

  • Molecolari
  • antigenici (rapidi)

Il loro uso è regolato da una circolare del Ministero della Salute del maggio scorso che così recita:

Il ricorso alla saliva può essere considerato un’opzione qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei, preferibilmente entro i primi cinque giorni dall’inizio dei sintomi.

Tecnicamente il primo è il test meno invasivo tra quelli in circolazione (l’antigenico è fai-da-te) mentre il secondo, il molecolare, va effettuato in laboratorio.

A chi è consigliato

Generalmente a chi deve fare il controllo con frequenza, magari per motivi di lavoro, ed è il più indicato per i bambini, soggetti molto anziani e disabili. Ne è previsto un uso massiccio per assicurare la scuola in presenza come detto dalla stampa e ufficialmente annunciato il ministro dell’Istruzione Bianchi.

Come funziona

Il tampone raccoglie una piccola quantità di saliva e verifica in essa la presenza o meno delle proteine di superficie di SARS-CoV-2. Per avere il risultato di un test salivare rapido è necessario attendere una decina di minuti:

La saliva va inserita nella provetta che viene venduta con la confezione in farmacia o anche al supermercato. Alla quantità di saliva sufficiente raccolta si aggiunge un liquido reagente: il liquido va poi posizionato su un tester. I risultati arriveranno in una decina di minuti.

Attenzione. C’è da tenere a mente che, in questo caso, essendo la precisione del test più bassa, la positività va confermata con un ulteriore esame.

Per il test salivare molecolare, che cerca l’Rna del virus grazie a una particolare analisi (Pcr) effettuabile solo in laboratorio, i tempi di attesa sono di circa 24 ore.

I costi

Come funzionano Green Pass e test salivari sul nostro bilancio familiare? I tamponi per il test potranno essere acquistati in farmacia o su Internet. Il test di tipo molecolare, l’unico valido per ottenere il Green Pass, dovrebbe avere costi vicini a quelli del tampone tradizionale. Stando ai dati di AltroConsumo si va dai 64 a 105 euro circa a seconda delle Regioni. Ecco qualche esempio:

La media nel Lazio e in Campania è di circa 64 euro, in Emilia-Romagna di 105, mentre in Lombardia, Piemonte e Veneto di circa 90 euro.

L’efficacia

L’analisi sulla saliva è una valida alternativa al classico tampone molecolare quando la carica virale è alta e lo spiega diffusamente un documento del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

 

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