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Nuove regole del decreto Covid

Le cose cambiano in fretta con questa pandemia. Lo sa bene la campagna di vaccinazione che insegue i numeri e le decisioni dei no vax cambiando continuamente strategie e strade da battere. Non è questa la sede per dibattere sulla propria posizione su questo tema ma qua a noi preme tenere informati i nostri soci perché possano sempre compiere le loro scelte consapevolmente. In queste ore sono entrate in vigore le nuove regole del decreto Covid e sarà bene conoscere quelle principali. Di seguito ve ne diamo lumi.

La cronaca sulle nuove regole del decreto Covid

Con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è entrato in vigore il nuovo decreto Covid fortemente cercato dal Governo su green pass e quarantene. Va subito detto che non tutte le norme però scatteranno subito. Per esempio, per l’estensione del green pass rafforzato a mezzi pubblici e ristoranti all’aperto infatti bisognerà attendere il 10 gennaio. Dal venerdì 31 dicembre, invece, sono scatteuna serie di altre regole:

  • obbligo di mascherina FFp2 per alcuni contatti di contagiati
  • riduzione della capienza degli stadi
  • lo stop alla quarantena per i vaccinati con terza dose.

Vale la pena vedere più nel dettaglio cosa prevedono i cinque gli articoli del decreto Covid approvato dal Consiglio dei Ministri.

Stop alla quarantena per i vaccinati con terza dose

La più discussa tra le nuove regole del decreto Covid, nonché la novità più rilevante entrata in vigore il 31 dicembre, si riscontra all’articolo 2. Riguarda espressamente lo stop alla quarantena per i vaccinati con tre dosi:

In pratica chi è vaccinato con tre dosi, guarito dal Covid o ha effettuato la seconda dose da meno di 120 giorni non deve più fare la quarantena se entra in contatto con positivo Covid ma deve sottoporsi ad autosorveglianza per 5 giorni.

Va fatto notare, però, che scatta un altro obbligo, è cioè quello di indossare in qualsiasi occasione una mascherina Ffp2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione. In caso di sintomi durante questo periodo, dovrete sottoporvi ad un test antigenico rapido o molecolare da fare subito e se ancora sintomatici, un altro al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con il soggetto positivo.

Obbligo di mascherine FFP2 per 10 giorni per contatti vaccinati con dose booster

Questa, tra le nuove regole del decreto Covid, va letta letteralmente. Dall’articolo del decreto si legge che:

la misura della quarantena precauzionale di cui al comma 7 non si applica a coloro che, nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione o successivamente alla somministrazione della dose di richiamo, hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19.

Ai soggetti di cui al primo periodo è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al COVID-19, e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

Il Covid tra i giovani

Queste nuove regole del decreto Covid vanno fatte ben imparare ai nostri figli. Se, infatti, nella prima storica ondata i giovani e i giovanissimi sembravano meno esposti al contagio, adesso il trend s’è invertito. Lo spiega con queste parole il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro:

Le fasce d’età più giovani sono caratterizzate da una maggiore circolazione del virus. Le curve si confermano in netta crescita sia negli under 12 sia negli under 20. Non solo. Nella fascia 20-29 anni la circolazione è aumentata in modo più significativo, ma tutte le fasce sotto i 40 anno sono caratterizzate da una crescita.

E sui contagi Omicron:

Il numero di casi di Covid è aumentato notevolmente nella regione europea dell’Oms nell’ultima settimana, principalmente nei Paesi dell’Europa occidentale. Ciò è principalmente causato dalla rapida diffusione di Omicron, soprattutto negli adulti più giovani al momento.

Si prevede che l’ondata di Omicron raggiungerà il picco in Europa e in Asia centrale entro la fine di gennaio 2022, con oltre 8 milioni di casi segnalati ogni giorno, il doppio del numero che osserviamo ora.

I numeri su cui si discute molto sono legati alla presenza dei no vax in terapia intensiva. Al netto delle chiacchiere sono al 13% con una percentuale di morte di oltre l’80% superiore ai vaccinati. Alcuni paesi come la Germania hanno forzatamente messo a casa i no vax con un lockdown preventivo e sembra che i numeri dei contagi siano calati di oltre il 42%. E’ complesso non considerare percentuali così consistenti quando si parla di diritto alla libertà individuale contro diritto alla salute della comunità.

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