
In anni di forte pandemia, tutt’altro che chiusi, il rovescio della medaglia è che buona parte degli sforzi della ricerca sono puntati sul Covid-19 togliendo attenzione e risorse ad altri disturbi che meriterebbero comunque di essere indagati. Ora che le cose stanno tornando un po’ alla normalità, anche le menti più illuminate si stanno dividendo tema per tema. Grazie a questo fenomeno arriva un’indagine nazionale sulle demenze che farà molto parlare di sé.
Indagine nazionale sulle demenze: cos’è
Lo studio delle demenze ha sempre portato frutti importanti e nuove soluzioni per chi è soggetto a questo rischio. Ecco perché viene accolta con giubilo la notizia che ha appena preso il via un’indagine nazionale sulle condizioni sociali ed economiche dei circa 10 mila familiari dei pazienti con demenza, promossa dall’Osservatorio Demenze dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Uniti Italia.
Come da comunicato stampa ufficiale, ecco le informazioni più importanti dell’indagine nazionale sulle demenze:
Presentata in un convegno in Campidoglio alla vigilia della Giornata mondiale dell’Alzheimer (21 settembre), l’indagine (a cui è possibile partecipare compilando il questionario al link https://www.famiglie.demenze.it/iss_survey1/step2) è una delle iniziative che vedrà in prima linea l’Iss, in collaborazione con le Regioni, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti, e che saranno realizzate grazie al Decreto sul Fondo per l’Alzheimer e le demenze, pubblicato lo scorso 30 marzo in Gazzetta Ufficiale.
Le dichiarazioni
Un evento così importante è sottolineato dalle parole degli stessi protagonisti di quest’indagine nazionale sulle demenze rappresentate da Nicola Vanacore, responsabile dell’Osservatorio Demenze che così s’è espresso sul tema:
È’ di fatto il primo finanziamento pubblico sulla demenza nella storia del nostro Paese e rappresenta, dopo il Progetto Cronos e la pubblicazione del Piano nazionale delle demenze, la più grande operazione di sanità pubblica su questo tema.
Indagine nazionale sulle demenze, le cifre
Comprendere quali numeri ci siano dietro a questo tema aiuterà i nostri soci a dargli il giusto peso. Secondo la comunità scientifica, questi sono i dati da tenere a mente:
Il Fondo stanzia 14 milioni e 100.000 euro per le Regioni e 900.000 euro per l’Iss per l’esecuzione di una serie di attività progettuali orientate al perseguimento degli obiettivi dello stesso Piano nazionale delle demenze.
Si va dall’aggiornamento e integrazione della Linea Guida su diagnosi e trattamento, alla survey nazionale sulle strutture, dalla stima dei fattori di rischio per quantificare il numero di casi evitabili alla formazione per i professionisti sanitari fino alla promozione della cartella clinica informatizzata.
Numeri delle demenze in Italia
Ma come siamo messi nel nostro paese? I numeri sono più alti di quanto si possa immaginare:
Attualmente il numero totale dei pazienti con demenza in Italia è stimato in oltre 1 milione (di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nella loro assistenza, con conseguenze anche sul piano economico e organizzativo.