
Si discute tanto sulla terza dose del vaccino e, quando la discussione pubblica passa alle istituzioni, è sempre bene ascoltare. In un recente incontro con la stampa, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato lo stato della campagna vaccinale e della pandemia citando l’allarme dell’Oms “piuttosto significativo sulla situazione in Europa. I numeri dell’Italia in questo quadro si possono considerare tra i migliori. Abbiamo un’incidenza in crescita ma di gran lunga più bassa di gran parte degli altri Paesi. L’allarme va comunque considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere sul terreno fondamentale, ossia la campagna di vaccinazione”. Quello che sul tema ha fatto parlare è la parte di conferenza stampa di Figliuolo sulla terza dose.
I numeri delle vaccinazioni
La conferenza stampa di Figliuolo sulla terza dose è partita con gli upadtes del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid:
A completare il ciclo di vaccinazione è stato l’83,3% della popolazione, che vuol dire circa 45 milioni di cittadini che hanno la copertura totale. Sono circa 46 milioni gli italiani che hanno fatto la prima dose, invece, pari all’86% a cui si possono sommare i 600 mila guariti. Questo porta all’87,7 la percentuale di persone che hanno una qualche copertura.
La terza dose
Al netto delle polemiche dei No Vax, la conferenza stampa di Figliuolo sulla terza dose è così proseguita:
Poche settimane fa abbiamo superato le 110mila terze dosi effettuate. Il picco quotidiano di terze dosi di vaccino somministrate che ci aspettiamo, lo avremo tra dicembre e febbraio. Per il 2022 abbiamo già opzionato dosi tali per cui siamo in grado di effettuare la terza dose a tutti quelli che hanno completato qualsiasi tipo di ciclo vaccinale, quindi anche ad alte cifre. Di quelle dosi ce n’è una quota parte che sarà messa a disposizione dei Covax.
Le opinioni sulla terza dose del coordinatore del Cts
Franco Locatelli ha voluto sottolineare che:
la terza dose è sicura e io stesso l’ho ricevuta senza problemi. Bisogna incrementare la vaccinazione in chi non l’ha fatta ed è importante sottoporsi alla terza dose come protezione per fragili, anziani e personale medico.
La questione dei bambini
Circa i minori ma ancor più nello specifico gli infanti:
La Fda americana ha approvato il vaccino anti-Covid di Pfizer per bambini, in una dose di un terzo. Ci sarà un’opportunità di protezione offerta anche a questa fascia di età, sia per proteggere i bambini da forme assai rare, sia proteggerli da forme di long Covid, sia per ridurre ulteriormente la circolazione virale.
Sempre all’interno della conferenza stampa di Figliuolo sulla terza dose è emerso che:
L’American Academy of Pediatrics e la Sip hanno assunto una posizione favorevole sulla vaccinazione dei bambini. Lo studio 5-11 anni ha mostrato sicurezza ed efficacia come per la parte adolescenziale, credo quindi che il bilancio rischio-beneficio sia a favore perché la possibile miocardite è più alta come probabilità a seguito dell’infezione da Covid rispetto invece alla vaccinazione.
La pillola antivirale Merck
Poco tempo fa è stata lanciata la pillola antivirale Merck di cui abbiamo parlato qui. Nel Regno Unito è stata approvata e l’Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir. La ragione è presto spiegato:
C’è l’intenzione di garantire che anche l’Italia possa avere a disposizione anche questa arma.
Intanto Pfizer ha dichiarato che anche la sua pillola ha ridotto dell’89% il rischio di ospedalizzazione o morte nei pazienti trattati.